Rai, è scontro su Maglie: veto del M5s ma la Lega la difende
PoliticaScontro nel governo per la scelta di proporre la giornalista come conduttrice della striscia in onda dopo il Tg1. Fonti parlamentari dei pentastellati: "No ai raccomandati". Carroccio: "Scelta professionista vera". Lei: "Polemica politica, non c'entra la mia persona"
È polemica nel governo giallo-verde per la scelta di Rai1 di proporre Maria Giovanna Maglie come conduttrice della striscia quotidiana che andrà in onda dopo il Tg1. “No ai raccomandati in Rai”, sottolineano fonti parlamentari del M5S bocciando, per questo motivo, il profilo proposto. Nel 1991, ricordano le stesse fonti, Maglie rilasciò un'intervista a Panorama in cui affermava: “Credo che Craxi mi abbia, diciamo così, dato una mano per entrare in Rai”. Maglie - insistono nel Movimento - non è adeguata per il servizio pubblico, dove “serve meritocrazia”. La difende invece la Lega: “Queste 'interessanti' polemiche confermano che la scelta di un professionista vero, intelligente e a tratti vulcanico è assolutamente azzeccata", spiega Massimiliano Capitanio, segretario leghista della commissione di Vigilanza Rai. Ma la diretta interessata precisa: "Non c'è nulla di deciso, nulla di cui discutere". E aggiunge: "Mi tengo fuori da una polemica politica che ritengo non riguardi la mia persona, ma si limiti a utilizzarmi".
M5s contro Maglie: "Non è iscritta a Odg da 3 anni"
Molte le critiche sollevate dal M5s contro la giornalista 67enne: “Maria Giovanna Maglie, alla quale qualcuno in #Rai vuole affidare la striscia informativa in prima serata che fu di Enzo Biagi, non risulta iscritta all'Ordine dei #Giornalisti. Non risulta più iscritta da circa 3 anni”, scrive su Twitter Vittorio di Trapani, segretario nazionale dell'Usigrai, pubblicando sullo stesso messaggio anche l'elenco dell'Ordine a cui fa riferimento. Lei, che ha ricevuto un'offerta da Rai 1 ma non ha ancora firmato il contratto, interpellata dall'Agi replica: "Il fatto di non essere iscritta all'Ordine dei giornalisti da tre anni non riesce proprio a sembrarmi un problema. Dall'84 a tre anni fa non mi pare che facessi parte dell'ordine dei pasticcieri. Mi sono semplicemente dimenticare di pagare la mia quota". E aggiunge: i comunicati e i tweet contro di lei fanno parte di "un fuoco preventivo teso a far saltare la mia conduzione della striscia".
Le "spese pazze"
Ma c'è un altro punto su cui si concentrano i pentastellati: quello della vicenda per cui, nel 1993, Maglie è andata via dalla Rai per un caso legato ad una presunta truffa riguardante rimborsi spese durante le trasferte all'estero. Anche se la vicenda processuale, che l'aveva vista indagata, si è poi conclusa nel 1994 con l'archiviazione. Ma per i 5 stelle l'ombra di quelle "spese pazze" pesa.
"Salini valuti bene se Maglie è profilo giusto"
Il Movimento chiede quindi all’ad di viale Mazzini, Fabrizio Salini, “di valutare bene questa decisione”. Quello di Maria Giovanna Maglie "è un profilo che non rappresenta quello che si chiede alla Rai, una Rai meritocratica dalla quale la politica deve restare fuori”, sottolineano ancora fonti parlamentari pentastellate ribadendo che la scelta è fortemente legata “al vecchio sistema”. "Ci appelliamo all'ad - spiegano fonti parlamentati grilline ad Adn Kronos -, perché non può far passare un profilo così. E allo stesso tempo ci appelliamo alla Lega. Siamo certi che il Carroccio non potrà mai sostenere una persona che ha dichiarato di essere raccomandata”. Il Carroccio "voleva una Rai nuova, proprio come noi, e siamo certi che dirà no a una persona che non rappresenta i valori del nuovo servizio pubblico", aggiungono i pentastellati.