Secondo fonti del Viminale, 27 terroristi di sinistra e 3 di destra sarebbero all'attenzione dell'esecutivo. Il vicepremier: pronto a incontrare Macron per riportare assassini in Italia. Il dossier sulle estradizioni è stato aggiornato dopo la cattura di Cesare Battisti
Trenta nomi di terroristi italiani sarebbero sul tavolo del vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini. Secondo fonti del Viminale, questo elenco, con 27 terroristi di sinistra e tre di destra, sarebbe quello aggiornato, rielaborato dall’Intelligence e dalle forze dell’ordine dopo l’arresto in Bolivia di Cesare Battisti (CHI È - I TERRORISTI DI SINISTRA LATITANTI). Di queste trenta persone, 14 si trovano in Francia: "Se serve, sono pronto a partire per Parigi per incontrare Macron, pur di riportare in Italia questi assassini", ha detto Salvini.
Francia valuterà caso per caso
Il governo italiano, sotto la spinta di Salvini, sarebbe quindi ora pronto a passi ufficiali per chiedere collaborazione ai Paesi che stanno ospitando i latitanti, a partire da Parigi, per assicurare i terroristi alla giustizia italiana. Lo scorso 16 gennaio, pochi giorni dopo la cattura dell’ex Pac Battisti, la Francia aveva fatto sapere che “ogni futura richiesta di estradizione da parte dell’Italia verrà valutata caso per caso”.
L’intervista dell’ex Br
Tra i terroristi al momento all’estero c’è anche l’ex brigatista Alvaro Lojacono. Residente e cittadino svizzero, Lojacono ha detto in un’intervista che accetterebbe di scontare l’ergastolo in Svizzera. Nel Paese ha già scontato una pena di 17 anni per “fatti di sangue” e in Italia è tra i condannati per l’agguato di via Fani del 16 marzo 1978.