Dossier latitanti, confronto Italia-Francia

Politica

Jordan Foresi

Dopo la cattura di Cesare Battisti riflettori puntati ora sul dossier latitanti e su tutti gli ex terroristi rifugiati all'estero, molti ancora in Francia.

Non si placano le polemiche dopo la cattura di Cesare Battisti con il fascicolo dei latitanti che non viene riposto nel cassetto.

Latitanti, la Francia: analizzeremo caso per caso

La Francia così viene inevitabilmente chiamata in causa perché rifugio di molti ex terroristi dopo gli anni di piombo. Non ci sono al momento domande di estradizione di altri rifugiati in Francia, “quelle che saranno ricevute prossimamente da parte delle autorità italiane le analizzeremo in modo approfondito, caso per caso, come abbiamo fatto negli ultimi 15 anni”, spiega un portavoce della ministra della Giustizia francese, Nicole Belloubet. “Al momento, ha precisato, non abbiamo liste di persone coinvolte”.

Video Bonafede, scoppia la polemica politica

Intanto dopo le circa 230mila visualizzazioni in 24 ore, il video sull'arrivo in Italia di Cesare Battisti diffuso su Facebook dal Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede diventa un vero e proprio caso. Un caso politico, che va oltre la cattura del latitante Battisti. Il videoracconto, che ripercorre in poco meno di quattro minuti l'atterraggio e il trasferimento dell'ex terrorista in carcere, se da una parte è stato applaudito dai 5 stelle, dall'altra è stato sommerso da dure critiche: molti infatti hanno accusato Bonafede di spettacolarizzazione, considerata da più parti inutile e dannosa, sia per il paese sia per le forze di polizia. Molti altri hanno parlato di accanimento e anche di video farsa, creata e pubblicata solo per sottolineare la vittoria del Governo, andando contro il Codice di Ordinamento Penitenziario e quello di procedura Penale.

Opposizioni all'attacco 

All'attacco tutte le opposizioni: squalifica le istituzioni, commentano Pd e Forza Italia. Mauro Palma, Garante dei detenuti, taglia corto: "Stop a linguaggio e a immagini estranei alla Costituzione". La Camera Penale di Roma è pronta a presentare un esposto. Non solo. A far scattare altre polemiche anche la scelta del ministro Bonafede di indossare, in una foto, la divisa della polizia penitenziaria, copiando il titolare del Viminale, Matteo Salvini. Secca la replica di Bonafede: "Ho incontrato gli agenti e per dare loro un segno di vicinanza dentro il ministero ho indossato la giacca, con orgoglio".

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