Manovra, Moscovici: "Dall'Italia ora servono fatti". Conte: "Nostre azioni sono credibili"

Politica

Il premier, al G20 di Buenos Aires, incassa l'apertura di Juncker. Ma il commissario europeo per gli affari economici avverte sulla riduzione del deficit. Salvini: "Il Paese tornerà a crescere". Intanto l'avvio dell'esame alla Camera slitta a martedì 4

"Le nostre azioni sono credibili". Così il premier Giuseppe Conte replica al commissario europeo per gli Affari economici Pierre Moscovici che sulla manovra ha chiesto all'Italia "una riduzione del deficit concepita in modo credibilie". Conte ha ribadito di essere "fiducioso in un accordo" con l'Ue, confermandosi ottimista sulla possibilità di evitare la procedura di infrazione europea sulla legge di bilancio. "Spero di no", aveva risposto oggi Conte, lasciando l'hotel e raggiungendo il G20 ai giornalisti che gli chiedevano se saranno necessarie settimane per chiudere la trattativa con l'Europa sulla manovra. Poi le parole del commissario europeo per gli Affari economici, Pierre Moscovici, anche lui al G20 a Buenos Aires, che ha definito il deficit previsto dal governo italiano "contrario alle regole concordate nella Ue", aggiungendo che nonostante il dialogo con Roma sia aperto ora servono i fatti: "Il clima è cambiato ma ora abbiamo bisogno di azioni decisive".

Moscovici: "Serve riduzione credibile del deficit"

Per Moscovici "la palla è all’Italia, abbiamo bisogno di vedere una riduzione del deficit concepita in modo credibile. Non voglio fare numeri, quello che le regole chiedono è noto". Il premier Conte, che ha incontrato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, a margine del G20, si è mostrato ottimista in merito alla possibile procedura di infrazione da parte di Bruxelles nei confronti dell’Italia. Lo stesso Juncker afferma: "Stiamo facendo progressi".  Intanto dall'Italia arriva la conferma ufficiale che l'avvio della discussione generale nell'Aula della Camera sulla legge di bilancio slitta a martedì 4 dicembre, nel pomeriggio. L'esame della manovra proseguirà mercoledì e giovedì, con eventuali sedute notturne, e se servirà anche venerdì. La conferenza dei capigruppo aveva programmato per lunedì l'inizio della discussione generale ma la richiesta di slittamento è stata avanzata dalla commissione Bilancio.

Conte: "C’è fiducia, altrimenti non sarei andato a Bruxelles"

Dall'Argentina, il premier Conte ha parlato della manovra e delle trattative tra Roma e Bruxelles in merito alla manovra finanziaria e alle parole del ministro dell’Economia Giovanni Tria: "Sono sempre ottimista se no non mi sarei neppure seduto al tavolo e non sarei andato a Bruxelles. Tria è fiducioso? Lo sono anche io". Una manovra che secondo Conte dovrà essere "di segno diverso, non di segno recessivo" perché "dobbiamo crescere e quindi rafforzare il piano degli investimenti". Riferendosi ancora al monito lanciato da Moscovici, il premier italiano ha detto: "L'obiettivo è realizzare quelle riforme che sono fondamentali per la nostra politica economica. I numeri sono l'ultima cosa".

Moscovici: "Porta aperta al dialogo ma si riduca il deficit"

Sempre in Argentina, proprio Moscovici ha comunque ribadito che "la porta è aperta al dialogo ma c'è la necessità di una riduzione di deficit e debito, anche perché non crediamo che questo possa portare ad un aumento dell'occupazione" in Italia. "Sono ottimista", aggiunge Moscovici, vedo "segnali che mi fanno pensare che ora sia possibile". Per Moscovici "non si può dire quanto tempo può durare il dialogo" sulla riduzione del deficit italiano, perché "dipende dalla sua qualità".

Di Maio: "Evitare la procedura senza tradire gli italiani"

Intanto da un evento al Mise arrivano anche le parole del vicepremier, Luigi Di Maio, che commenta così la questione manovra: "L'obiettivo di questo governo è evitare la procedura d'infrazione senza tradire gli italiani". Il leder del M5s ha poi ricordato che il governo "ha tutto il tempo per presentare gli emendamenti" alla manovra, dal momento che "si va verso tre letture almeno".

Salvini: segno meno Pil è risultato vecchie manovre

In giornata l'Istat ha comunicato i dati sull'occupazione e quelli sul Pil, che hanno fatto registrare una frenata. Il vicepremier Salvini ha commentato dicendo che "il Pil negativo è il risultato delle vecchie manovre basate su tagli e austerità. Nel 2019, con la nostra manovra fondata su più lavoro e meno tasse, l'Italia tornerà a crescere".

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