Savona smentisce l’ipotesi dimissioni: nessun passo indietro

Politica

Giorgia Finesi

Prima le indiscrezioni, poi la smentita. Il ministro Savona non si dimette. Oscurati anche 2 profili social fake

Il ministro per gli Affari Europei Paolo Savona smentisce le indiscrezioni secondo le quali avrebbe intenzione di dimettersi dal governo. “Dimissioni? E’ il sogno del Corriere che me le chiedeva fin dal mio insediamento”, la risposta del ministro. Che i profili facebook  “Savona- Rola” e  “Indietro Savona”, non fossero riconducibile al ministro per gli affari Europei era facilmente ipotizzabile. Il dicastero, con una nota, lo sottolinea: "il Ministro Savona non è presente in alcuna forma sui social media”. Le indiscrezioni apparse sulla stampa sono prive di fondamento quindi, e nel frattempo i 2 profili vengono oscurati.

La smentita

Tra i primi a smentire l’ipotesi di un imminente abbandono del ministro, il suo sponsor principale, Matteo Salvini: "Solo gossip e retroscena. Paolo Savona resta un asse portante di questo Governo". Ma cosa è successo? Come si è arrivati all’ipotesi dimissioni? Secondo indiscrezioni di stampa, il ruolo di secondo piano che avrebbe giocato, rispetto al ministro dell’economia Giovanni Tria, lo avrebbe definitivamente infastidito. Non solo. Secondo il Corriere della Sera, il ministro avrebbe più volte manifestato insoddisfazione nei confronti del Governo, ostinato a non modificare la manovra, nonostante gli appelli dell’Ue. Manovra da riscrivere e Governo da cambiare, dichiarazioni difficili da digerire per i sostenitori di quel ministro, per il quale si è rischiata la formazione stessa dell’attuale governo.

I giorni complicati della formazione del Governo

Durante le lunghe settimane precedenti la formazione del Governo Conte, il presidente Mattarella pose il veto proprio su via XX settembre. Non era Savona la persona a cui affidare un ministero tanto delicato, al suo posto Giovanni Tria e il Governo gialloverde nacque con Savona agli Affari Europei. Un nodo tra i più complicati, ora le cose sembrano diverse, tanto che lo stesso premier Conte sembra aver affermato: “Tria s’è tramutato in Savona e Savona in Tria”…sempre secondo indiscrezioni, nulla di ufficiale. Da euro-scettico a leader dei responsabili. Una trasformazione quanto meno inattesa. Le perplessità di Savona nascerebbero dall’atteggiamento troppo pericoloso dell’esecutivo italiano verso Bruxelles. Secondo il ministro, uno scontro con Ue comporterebbe rischi troppo alti. Se la manovra non si riuscisse a cambiare meglio le dimissioni….

Ma il ministro smentisce, ognuno ai propri posti.

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