Reddito cittadinanza, Conte: si farà. Giorgetti smentisce tensioni

Politica

Di Maio annuncia: "Pensioni e reddito a Natale per decreto". Il premier: risorse ci sono. Perplessità dal sottosegretario che poi incontra Conte e dice: polemiche pretestuose. Fonti Lega: nessuno stop o scontro. Fraccaro: complicazioni se si insinuano dubbi

Giornata di tensione nella maggioranza di governo sul reddito di cittadinanza (COSA E'). Ma in serata i protagonisti hanno smentito le polemiche e il caso sembra essere rientrato. In mattinata il vicepremier Luigi Di Maio ha detto che la misura si farà e verrà realizzata "per decreto". Ma il leghista Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, è di tutt'altro avviso: "Il reddito di cittadinanza ha complicazioni attuative non indifferenti. Se riuscirà a produrre posti di lavoro, bene. Altrimenti resterà un provvedimento fine a se stesso", afferma nell'ultimo libro di Bruno Vespa. Immediata la replica del presidente del Consiglio Conte: "Questa riforma del reddito di cittadinanza partirà l'anno prossimo. Siamo ben consapevoli tutti che va fatta con molta attenzione: è la ragione per cui non è stata inserita adesso, ci teniamo a farla bene e con tutti i dettagli”. Dopo poche ore, però, il Carroccio getta acqua sul fuoco: fonti della Lega hanno fatto sapere che "non c'è nessuna intenzione di bloccare il reddito di cittadinanza" e non c'è "alcuno scontro" sul punto con i 5 Stelle o col premier. In serata, a Palazzo Chigi, Conte, appena rientrato da Tunisi, ha incontrato Giorgetti per chiarire il nodo. E lo stesso sottosegretario ha precisato: "Siamo al lavoro per risolvere i problemi del paese. Siamo sorpresi dalle polemiche inutili e pretestuose. Il governo va avanti unito con Lega e 5 stelle sulle cose da fare". Su Facebook, intanto, il ministro per i rapporti col Parlamento Fraccaro scrive: "Le complicazioni nascono quando si provano a insinuare dubbi sui punti inseriti nel contratto, che stiamo portando avanti come maggioranza contro tutto e tutti".

Conte: "Le cifre le facciamo noi, le altre non contano"

Il giornata il premier Conte è tornato anche sulle cifre e le coperture del reddito di cittadinanza, affermando che “quello che conta è quello che scrive il governo. Le cifre le facciamo noi, avendo contezza dei dati Istat decidendo noi la platea: le altre non contano”, spiega. “Ci sono le risorse per finanziare il reddito che vogliamo sia per finanziare le riforma della legge Fornero", conclude il premier.

Di Maio: "A Natale decreto reddito cittadinanza e quota 100"

In precedenza era stato Di Maio, in una diretta Facebook, a tornare a parlare di reddito di cittadinanza, assicurando che "in manovra ci sono i soldi, c'è la ciccia" per realizzarli. Il vicepremier ha annunciato che per realizzare il reddito di cittadinanza (e la riforma della legge Fornero) “a Natale o subito dopo”, verrà presentato un “decreto”, non un disegno di legge “perché ci vorrebbe troppo e c'è emergenza povertà", ha spiegato Di Maio.

Fraccaro: "A marzo reddito cittadinanza sarà operativo"

"Il Governo non arretrerà di un solo millimetro, porteremo a casa uno ad uno tutti i punti del contratto. Chi non è convinto fino in fondo di ciò che facciamo è destinato a ricredersi. Il cambiamento va avanti senza se e senza ma", scrive ancora Fraccaro nel post su Facebook. "Siamo stati votati per realizzare il nostro programma. I cittadini si sono espressi per il cambiamento e vogliono che questo Governo dia loro tutto ciò che finora gli è stato negato. Noi rispetteremo la volontà popolare e faremo tornare il Paese a crescere. C'è tanto lavoro da fare e non ci tiriamo certo indietro. Il reddito di cittadinanza porterà dignità e porterà lavoro. Nella manovra abbiamo stanziato le risorse e a marzo sarà operativo".

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