Flat tax, Tria e Salvini smentiscono: nessun caos, 1,7 mld a regime

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I due vicepremier Salvini e Di Maio dopo il vertice sulla manovra di ieri, 9 ottobre (Ansa)

"Le risorse stanziate sono quelle dette da Tria (nel 2019 600 milioni per poi salire a 1,8 miliardi nel 2020 e a 2,3 miliardi nel 2021): in totale a regime per la flat tax ci sono 1,7 miliardi come sostiene Salvini", sottolinea la nota congiunta dei ministri

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Nessun caos sulla flat tax. Salvini e Tria intervengono con un comunicato stampa congiunto per smentire chi parla di confusione sulla Flat Tax. "Nessun caos. Vicepremier e ministro dell'Economia dicono la stessa cosa e le stesse cifre con una prospettiva diversa". Le risorse stanziate, si legge nella nota, "sono effettivamente quelle dette da Tria (nel 2019 600 milioni per poi salire a 1,8 miliardi nel 2020 e a 2,3 miliardi nel 2021): in totale a regime per la flat tax ci sono effettivamente 1,7 miliardi come sostiene Salvini", sottolinea la nota. 

Lo spread tocca quota 305

Nel giorno in cui lo spread apre ancora una volta sopra i 300 punti, il leader leghista e quello pentastellato, Di Maio, restano compatti sulla legge di bilancio (TUTTE LE MISURE PREVISTE DAL DEF): “Nessun passo indietro”, nonostante il Fondo monetario internazionale abbia lanciato un nuovo allarme sul nostro Paese legato al “rischio di riaccendere il legame fra banche e debito sovrano”. In tutto ciò, il Tesoro ha assegnato tutti i 6 miliardi di euro di Bot a un anno offerti in asta oggi, con tassi più che raddoppiati. Il governo rimane convinto della bontà della propria manovra, tanto che Tria, in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, ribatte alla bocciatura dell'Ufficio parlamentare di bilancio: "Il governo ritiene opportuno confermare le previsioni contenute nella NaDef", afferma.

 

Lo spread sopra i 300 punti, Salvini e Di Maio: no passi indietro

Nel giorno in cui lo spread apre ancora una volta sopra i 300 punti, il leader leghista e quello pentastellato, Di Maio, restano compatti sulla legge di bilancio (TUTTE LE MISURE PREVISTE DAL DEF): “Nessun passo indietro”, nonostante il Fondo monetario internazionale abbia lanciato un nuovo allarme sul nostro Paese legato al “rischio di riaccendere il legame fra banche e debito sovrano”. In tutto ciò, il Tesoro ha assegnato tutti i 6 miliardi di euro di Bot a un anno offerti in asta oggi, con tassi più che raddoppiati. Il governo rimane convinto della bontà della propria manovra, tanto che Tria, in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, ribatte alla bocciatura dell'Ufficio parlamentare di bilancio: "Il governo ritiene opportuno confermare le previsioni contenute nella NaDef", afferma.

Manovra da 36,7 miliardi, impatto sul Pil +0,6%

Il conto delle misure della manovra prevede interventi per 36,7 miliardi nel 2019, fa sapere Tria. Le coperture sono realizzate per 22 miliardi da maggior deficit e da 15 miliardi di tagli e maggiori entrate. L'impatto sul tasso di variazione del Pil della manovra è di 0,6 punti percentuali nel 2019. Il ministro Tria ha 'spacchettato' gli effetti delle misure. Nel 2019 l'Iva (costo 12,5 miliardi) spinge la crescita di 0,2 punti; reddito di cittadinanza e anticipo pensionistico costano 16 miliardi (+0,3 Pil); la flat tax 600 milioni (+0,1 Pil); gli investimenti 3,5 miliardi (+0,2 Pil); incentivi a investimenti e p.a. 1,8 miliardi (+0,1% Pil); spese indifferibili 2,3 miliardi (+0,1). Le coperture (6,9 miliardi tagli; 8,1 miliardi entrate) riducono il pil di 0,4 punti. In totale, quindi, +0,6%, secondo i conti di Tria.

Coperture, Tria: "Nel 2019 7 miliardi di tagli"

Il ministro prosegue sulle coperture della manovra 2019: "Ammontano a 15 miliardi di euro, di cui 6,9 miliardi di tagli e 8,1 miliardi di aumenti di entrate", spiega. Poi delinea il quadro per gli anni successivi: nel 2020 "le coperture sono di 7,8 miliardi con un importo analogo di tagli e aumenti di entrate pari a 3,9 miliardi, nel 2021 4,7 i miliardi dovuti ai tagli e 5,2 miliardi alle maggiori entrate". Previsti anche, secondo Tria, incentivi agli investimenti e all'innovazione, insieme agli interventi di spesa per il pubblico impiego: saranno finanziati con 1,8 miliardi nel 2019, un valore che sale a 3,2 miliardi nel 2020 e a 4,1 miliardi nel 2021.

Salvini e Di Maio: “Non torniamo indietro”

“La manovra non cambia perché lo spread o Bankitalia dicono che non devo toccare la Fornero, io vado diritto. Non torniamo indietro. Tutti i governi precedenti hanno fatto manovre che hanno aumentato il debito pubblico”, ha detto il ministro dell'Interno ad “Agorà”. “Voglio rendere felici i miei concittadini, non dobbiamo fossilizzarci sui numeri. Questa manovra è un atto di coraggio che l'Italia aspettava da anni. O la facciamo o andiamo a casa. Non si può tornare indietro. Non rinuncio a quota 100 e alla riforma Fornero”, gli ha fatto eco il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico a Radio1.

L’allarme del Fmi

Tria, nei prossimi giorni, sarà anche a Bali per il Fmi. E proprio dal Fondo è arrivato un nuovo allarme sull’Italia: “Se dovessero riemergere preoccupazioni sul mercato sulla politica di bilancio, il rischio è quello di riaccendere il legame fra banche e debito sovrano”. Tensioni che, secondo il Fondo, potrebbero diffondersi ai mercati dei bond in Europa. “Sul piano delle politica di bilancio – è il consiglio dell’Fmi al nostro Paese – è necessario un consolidamento credibile e notevole nel medio termine per salvaguardare i conti pubblici e per mettere il debito su una traiettoria di calo”.

Tasso Bot a un anno ai massimi da 5 anni

Il rendimento medio dei Bot a un anno, intanto, è salito a 0,949% da 0,436% del collocamento di settembre. Frena la domanda che ha raggiunto i 9,763 miliardi di euro con un rapporto di copertura in discesa a 1,63 da 1,91 dell'asta del mese scorso. Il rendimento del Bot a un anno ha toccato i massimi da 5 anni esatti nell'asta odierna del Tesoro. Il tasso è volato allo 0,949% (0,436% del collocamento di settembre) il livello più alto dal 10 ottobre del 2013, quando il rendimento del Bot annuale si attestò sullo 0,999%.

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