Fmi all’Italia: da incertezza politica rischi su legame banche-debito

Economia
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Il Fondo lancia l’allarme sul riaccendersi del “legame fra banche e debito sovrano”. Il consiglio: “Necessario consolidamento credibile e notevole nel medio termine per salvaguardare conti e mettere debito su traiettoria di calo”. Lo spread apre sopra i 300 punti

In Italia “l'incertezza politica ha riacceso l'attenzione sul legame fra banche e debito sovrano”. A dirlo è il Fondo monetario internazionale, che già ieri ha tagliato le stime di crescita per il nostro Paese, fanalino di coda di Eurolandia, e invitato il governo a non toccare la riforma Fornero. “Andrebbe preservata”, hanno detto gli economisti di Washington. Le stime del Fmi di un pil in crescita quest'anno dell'1,2% e il prossimo dell'1,0% vanno riaggiornate tenendo conto “della nostra nota di aggiornamento del Def” (LE MISURE PREVISTE DAL DEF), è stata la replica del premier Giuseppe Conte. Intanto, dopo la bocciatura del quadro programmatico dell'esecutivo da parte dell'Ufficio parlamentare del Bilancio, oggi il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha in programma una nuova audizione. Nei prossimi giorni, il ministro è atteso anche a Bali per partecipare alle riunioni annuali del Fondo. Intanto, nelle prime contrattazioni di giornata, lo spread torna a salire e a sfondare quota 300 punti: il differenziale Btp-Bund apre in rialzo a 302,3 punti con un rendimento al 3,55%. Ieri aveva chiuso a 294 punti dopo aver toccato in giornata quota 315 (qui l'andamento in tempo reale della Borsa di Milano).

Rischio di riaccendere il legame fra banche e debito sovrano

Tornando al Fmi, ha specificato che in Italia, “se dovessero riemergere preoccupazioni sul mercato sulla politica di bilancio, il rischio è quello di riaccendere il legame fra banche e debito sovrano. In tale scenario, le tensioni sul mercato potrebbero diffondersi ai mercati dei bond in Europa, così come è accaduto durante la crisi dell'area euro e, in modo più limitato, in maggio”. I “recenti eventi in Italia suggeriscono che il legame fra banche e debito sovrano resta un importante canale di trasmissione di rischio”, ha sottolineato il Fondo.

“Salvaguardare conti pubblici e mettere il debito su una traiettoria di calo”

Rispondendo a una domanda sulle tensioni sul mercato italiano, Tobias Adrian, responsabile del Global Financial Stability Report, ha detto che “gli spread italiani si sono ampliati. Dobbiamo guardare al processo politico per vedere se si arriva a un compromesso che il mercato reputa sostenibile”. “Il nostro consiglio all'Italia – ha detto invece Vitor Gaspar, responsabile del Fiscal Monitor del Fmi – è costante da anni: sul piano delle politica di bilancio è necessario un consolidamento credibile e notevole nel medio termine per salvaguardare i conti pubblici e per mettere il debito su una traiettoria di calo”. “Questo è particolarmente importante per posizionare l'Italia in modo che possa minimizzare i rischi qualora si materializzino”, ha aggiunto. E ancora: “Siamo d'accordo con coloro che sostengono che la crescita italiana è deludente da anni e che le riforme strutturali chiave sono la riforma del lavoro, dei prodotti e dei servizi, pubblica amministrazione”. In via generale, ha concluso Gaspar, il Fmi “continua a invitare il Paese ad approfittare della crescita per costruirsi uno spazio di bilancio” da usare in caso di rallentamento.

“Non è il momento di compiacersi”

Dal Fmi è arrivato un invito a tutti i Paesi: “Non è il momento di compiacersi. Misure proattive dovrebbero essere adottate per salvaguardare la stabilità finanziaria: l'agenda di riforma andrebbe completata e passi indietro evitati. La cooperazione internazionale è cruciale per mantenere la stabilità finanziaria e sostenere una crescita economica sostenibile”. Infine, ha sottolineato il Fondo: le “ferite lasciate dalla crisi sono ancora evidenti e mettono in evidenza l'importanza per i governi di ridurre il debito e investire in asset di alta qualità”.

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