Ostruzionismo del Pd a Montecitorio, con l'illustrazione di decine di ordini del giorno. In mattinata si è ripartiti ma non c’è ancora certezza sulle tempistiche del voto finale al decreto, sul quale ieri il governo ha incassato la prima fiducia alla Camera
Dopo una lunghissima seduta notturna, alla Camera sono ripresi i lavori per il decreto legge Milleproroghe (COSA È IL DECRETO MILLEPROROGHE). Alle 6 del mattino si è conclusa a Montecitorio l'illustrazione degli ordini del giorno dopo una maratona ostruzionistica durata tutta la notte cui hanno preso parte quasi esclusivamente i deputati del Pd. I lavori dell'Assemblea sono ripartiti alle 10, quando sono stati espressi i pareri sugli ordini del giorno: il Pd può continuare a praticare ostruzionismo facendo intervenire i propri deputati sia in dichiarazione di voto sugli odg sia, successivamente, in dichiarazione finale sull'intero provvedimento. Non è quindi prevedibile con certezza quando si arriverà al voto finale. (COSA PREVEDE IL MILLEPROROGHE)
La maratona in Aula
Nella serata di giovedì, la Conferenza dei capigruppo della Camera ha deciso di andare avanti con l'esame del decreto con la cosiddetta "seduta fiume", vale a dire senza interruzioni. Sono stati illustrati circa 160 ordini del giorno, 110 dei quali del Pd. Il regolamento assegna 5 minuti al presentatore di ogni ordine del giorno il che, moltiplicato per il loro numero, porta a 12 ore di tempo complessivo.
Ieri la fiducia
Nella giornata di ieri, giovedì 13 settembre, il governo Conte ha incassato la prima fiducia posta alla Camera sul Milleproroghe. L'esecutivo ha avuto dalla sua 329 voti a favore, in flessione rispetto ai 350 avuti il 6 giugno, il giorno dell'insediamento.