Ddl anticorruzione, ok del cdm. Daspo a vita per condanne sopra 2 anni

Politica
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il premier Giuseppe Conte

Via libera del Consiglio dei ministri al provvedimento che contiene una serie di misure come l'impiego dell'agente sotto copertura. Conte: "Una riforma strutturale che serve al Paese". Bonafede: "Da ora in poi chi sbaglia paga". Per Di Maio è un "cambio culturale"

Il ddl anticorruzione è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento, messo a punto dal titolare della Giustizia Alfonso Bonafede, contiene una serie di misure come il Daspo per i corrotti (a vita per condanne sopra i due anni) e l'impiego dell'agente sotto copertura. È considerato una bandiera dei 5 Stelle, che sul blog del Movimento l'hanno ribattezzato "spazza-corrotti". Il premier Giuseppe Conte, nella conferenza dopo il cdm, l'ha definito un "provvedimento che si inquadra nell'ambito delle riforme strutturali che servono al Paese", uno dei più "significativi e qualificanti delle iniziative di governo". Ha aggiunto che il testo punta a "restituire al nostro Paese competitività". "L'Italia ha risorse culturali, economiche e sociali: bisogna cercare di realizzare le condizioni perchè queste potenzialità si sviluppino", ha sottolineato Conte.

Bonafede: "Da ora in poi chi sbaglia paga, è certo"

Presente alla conferenza anche Bonafede. "Chiamiamo questa legge 'spazza corrotti' perché dopo tanti anni di battaglia in nome della legalità, della giustizia e dell'onesta portare in cdm un ddl che porta una vera rivoluzione nella lotta alla corruzione è motivo di orgoglio e commozione. Apre una prospettiva di onestà per il Paese e ci permette di andare a testa alta nel mondo", ha detto. E ancora: "Con questa legge dimostriamo che il governo vuole fare tesoro di quanto accaduto negli anni passati e varare leggi anticorruzione all'avanguardia. Non ci sarà margine di alcun tipo per il fenomeno della corruzione. Da ora in poi chi sbaglia paga, è certo".

Daspo a vita per condanne sopra i 2 anni

Tra le novità del provvedimento, oltre all'utilizzo di agenti sotto copertura e al Daspo, la procedibilità d'ufficio per appropriazione indebita aggravata e pene più alte per i colletti bianchi che lucrano sugli appalti (COSA PREVEDE). Proprio sul Daspo si è concentrata la discussione all’interno del governo. In un primo momento si era parlato del Daspo a vita per i corrotti. Ma subito il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini aveva invitato alla cautela. Stamattina anche il premier Conte - negando comunque scontri con Bonafede - aveva confermato che il Daspo ai corrotti non sarebbe stato a vita. Nella conferenza dopo il cdm, Bonafede ha spiegato com'è stato modificato il testo: "Se una persona è condannata in via definitiva per corruzione (e 8 nuovi reati sono stati inseriti) non avrà più la possibilità di stipulare contratti con la Pubblica amministrazione. Per condanne fino a due anni, il Daspo può durare da 5 a 7 anni. Quando invece la condanna è superiore a 2 anni, il Daspo è a vita". Sull'agente sotto copertura, il ministro ha aggiunto che "era nel contratto di governo" e che "sarà utilizzabile dall'autorità giudiziaria anche nei reati di corruzione contro la Pa". Altra novità riguarda i pentiti: "I presupposti sono la confessione volontaria e su fatti non ancora oggetto di indagine, reati commessi non più di sei mesi prima, devo restituire tutto, devono essere informazioni utili alle indagini ed esclusa la premeditazione".

Revoca daspo solo in caso di riabilitazione, ma dopo 15 anni

Una revoca del daspo dagli appalti potrà essere concessa in caso di riabilitazione, ma solo passati 12 anni dall'espiazione della pena. Un periodo di tempo a cui vanno aggiunti i tre anni previsti per ottenere la riabilitazione. È quello che prevede una delle principali modifiche introdotte nel ddl anticorruzione approvato oggi dal Cdm. Se il soggetto è recidivo, i tempi aumentano, perché in quel caso servono 10 anni per chiedere la riabilitazione.

Di Maio: "Cambio culturale per l'Italia"

Un commento è arrivato anche dal vicepremier e leader del M5S Luigi Di Maio. "Una giornata importantissima, è un cambio culturale per l'Italia. Oggi diciamo agli onesti che lo Stato è dalla loro parte e iniziamo a stabilire un po' di giustizia sociale per chi paga le tasse tutti i giorni", ha detto. E ha assicurato: "La lotta alla corruzione farà risparmiare miliardi di euro allo Stato, che potremo utilizzare per le imprese e per le persone senza lavoro, per la scuola, la sanità e i servizi pubblici". Nei giorni scorsi, mentre il provvedimento veniva rilanciato dai pentastellati sui social con l'hashtag #Spazzacorrotti, Di Maio aveva detto che vuole "portarlo a casa entro il prossimo mese e mezzo", prima della sessione di bilancio.

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