Caso Diciotti, Salvini: "Niente immunità, andrò davanti ai magistrati"
Politica“Assolutamente no”, risponde il ministro dell’Interno - indagato per sequestro di persona, arresto illegale, abuso d'ufficio - a chi gli chiede se in Senato cercherà voti per non arrivare a processo. Martina: “Salvini ha fallito. Governo ha dimostrato totale incapacità”
“Se il Tribunale dirà che devo essere processato andrò davanti ai magistrati a spiegare che non sono un sequestratore. Voglio proprio vedere come va a finire...”. È questo il commento del titolare del Viminale Matteo Salvini, a proposito del giudizio davanti al tribunale dei ministri per l'inchiesta sulla vicenda della nave Diciotti. Salvini è indagato, insieme al suo capogabinetto, per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d'ufficio. In Senato cercherà voti “amici” per sfangarla? “Assolutamente no”, ha risposto il leader leghista a Libero. (SPECIALE MIGRANTI)
Sull’incontro con Orban: "Accordarci per controllo frontiere esterne"
Salvini ha parlato anche dell'annunciato incontro con Orban: “L'obiettivo non è trovare accordi per la redistribuzione, piuttosto è quello di accordarci per il controllo delle frontiere esterne. Per creare in Libia e in Nord Africa porti sicuri dove far attraccare le navi e creare centri di identificazione sulle coste africane per capire chi deve essere aiutato e chi no". Il leader della Lega, poi, ha sottolineato che “Orban è un capo di Stato. Se la Merkel mi chiedesse un incontro non avrei problemi a confrontarmi con lei. Per il resto, i 5 Stelle che criticano sono una minoranza e il Pd ormai esiste solo in funzione di Salvini e della Lega. Non hanno più una proposta credibile”.
Martina: "Governo ha dimostrato totale incapacità"
A proposito di Pd, sul tema migranti è intervenuto il segretario Maurizio Martina. “Salvini ha fallito. E tutti dobbiamo ringraziare la Chiesa che si è fatta carico della stragrande maggioranza delle persone che erano sulla Diciotti. Così facendo il governo ha dimostrato solo la sua totale incapacità e irresponsabilità”, ha detto in un’intervista a La Stampa. Martina ha chiamato in causa il premier Giuseppe Conte per “il silenzio inaccettabile” sul suo ministro indagato e per “il suo comportamento in tutta questa vicenda”. “Non può sottrarsi alla responsabilità di quello che sta accadendo. Sta isolando l'Italia e la sta rendendo più debole, coprendo qualsiasi provocazione pericolosa dei suoi vice”, ha detto Martina. Che poi, escludendo il dialogo con esponenti pentastellati, ha lanciato un appello a “tutti quelli che colgono l'urgenza di una risposta alla deriva imposta da Lega e 5 Stelle”: “Mettiamoci fianco a fianco e costruiamo insieme un nuovo progetto”.