M5s Lazio: quarantena da scuola per vaccinati. Burioni: irresponsabili

Politica
Foto d'archivio (getty)

I pentastellati in Regione hanno avanzato una proposta che, tra le altre cose, punta al “superamento della pratica vaccinale coercitiva” e alla “personalizzazione della pratica”. Critico il virologo, che su Twitter scrive: “Bugie pericolose”

Monitoraggi pre e post vaccinazione e "superamento della pratica vaccinale coercitiva". Ed ancora: "personalizzazione della pratica vaccinale", diritto a ricevere ogni informazione utile al consenso informato, incluse quelle che "dimostrano la correlazione causale tra vaccini e patologie" ma anche campagne informative sulla "nutrizione preventiva" (in omaggio al "ruolo che l'alimentazione svolge nel modulare le funzioni del sistema immunitario") e una quarantena dalla scuola di 4-6 settimane "per il soggetto appena vaccinato". Sono questi alcuni dei punti della proposta di legge regionale 52-2018 presentata alcuni giorni fa dal gruppo Movimento 5 stelle in Regione Lazio. Primo firmatario è Davide Barillari, ma la proposta è sottoscritta anche dalla capogruppo ed ex candidata alla presidenza Roberta Lombardi. Il testo, però, ha già provocato la critica del virologo Roberto Burioni, che ha parlato di “bugie pericolose”.

M5s: rendere la pratica un passaggio responsabile

Barillari sottolinea che "non andiamo a intaccare prerogative nazionali sull'obbligo ma vogliamo rendere questa pratica un passaggio molto più responsabile". Al testo si è comunque arrivati dopo un percorso partecipato a cui sono state invitate associazioni spesso portatrici di posizioni 'scettiche' quando non apertamente contrarie all'obbligo come Gnol, Auret, Assis, Comilva, Codacons, Corvelva, Sipnei, Rip Lazio, Lov e Moige, rimandando le audizioni di sigle dei medici come Fimmg e Fimp (i pediatri) a testo già presentato, in commissione. L'iter vaccinale previsto dalla proposta di legge Barillari è "articolato attraverso uno screening pre-vaccinale completo, continua con una fase informativa e partecipativa a cura del personale del centro vaccinale", prosegue con l'"acquisizione di un valido consenso informato in forma scritta" e si conclude con "uno screening post-somministrazione" per valutare eventuali reazioni avverse. 

La pratica va personalizzata

Per i pentastellati della Regione Lazio, la pratica vaccinale va "personalizzata" (anche con una anamnesi familiare) al fine di stilare un Quadro clinico vaccinale individuale che porta al rilascio di un nulla osta da parte del medico o dal pediatra non più di 48 prima dell'inoculazione. Ampio il capitolo sul diritto all'informazione da parte delle Asl "sulla reale necessità e sul rapporto rischi/benefici di ciascun vaccino"; è prevista inoltre la "riorganizzazione funzionale della rete dei centri vaccinali" con personale "selezionato in base a competenza" e con "figure di supporto per la gestione del percorso di informazione". Nessuna figura deve essere "in conflitto di interesse con le case farmaceutiche". Viene poi istituito un Osservatorio regionale sulle vaccinazioni allo scopo, tra l'altro, di redigere relazioni sull'andamento epidemiologico delle malattie; verrà poi aggiornata l'Anagrafe vaccinale regionale. I dati relativi alle segnalazioni di sospette reazioni avverse saranno pubblicati, prevede il testo, sul sito della Regione.

Roberto Burioni: “I bambini vaccinati non sono infettivi”

La proposta del M5s del Lazio non piace a Roberto Burioni. Il virologo, da sempre avversario di coloro che si oppongono all’obbligo vaccinale, con un post sul suo account Twitter dice: “Gli esami prevaccinali non esistono e i bambini vaccinati non sono infettivi. Questi sono i fatti, il resto sono bugie, bugie pericolose dette da politici irresponsabili che assecondano la parte peggiore, ignorante ed egoista, del nostro Paese. Vergognatevi!”.

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