Via libera dal Consiglio dei ministri al decreto dignità. Le novità
PoliticaIl vicepremier Di Maio in un video su Facebook dopo il Cdm: "E' la Waterloo del precariato". Slitta la scadenza dello spesometro
Il decreto Dignità (COS’È), dopo il vaglio del preconsiglio, è stato approvato questa sera dal Consiglio dei ministri secondo fonti del governo. Avevamo promesso di fare una guerra al precariato, alla burocrazia, al gioco d'azzardo e alle delocalizzazioni e l'abbiamo fatto" ha affermato poi in un video su Facebook il vice premier Luigi Di Maio. Parlando delle misure che riguardano i contratti a tempo determinato Di Maio sottolinea: "E' la Waterloo del precariato, è finita l'epoca del precariato senza alcun tipo di ragione". Già prima che il Cdm cominciasse, Di Maio aveva annunciato: "Smantelleremo quella parte di jobs act che ha creato precariato cominciando a eliminare una serie di istituti e conterrà interventi sul contratto a tempo determinato e a tutele crescenti".
Decreto Dignità, resta lo staff leasing
Secondo quanto riportato dall'Ansa, che ha visionato la bozza del decreto al vaglio del preconsiglio, sono state tutte confermate, tranne la cancellazione dello staff leasing, le misure per contrastare il precariato. Nell'ultima revisione salta la misura che impediva contratti di somministrazione a tempo indeterminato. Si prevede comunque che nel caso di somministrazione a tempo determinato valgano le stesse regole degli altri contratti con scadenza. Quindi, per tutti i tempi determinati non si potranno avere più di quattro proroghe, con un limite di durata massima comunque non superiore a 36 mesi. Le nuove norme valgono anche nei casi di rinnovo dei contratti attualmente in corso. In caso di rinnovo, e per i contratti oltre 12 mesi, tornano le causali: temporanee e oggettive o per esigenze sostitutive, connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell'attività ordinaria, per picchi e attività stagionali. A ogni rinnovo i contratti avranno un costo contributivo dello 0,5% in più rispetto all'1,4% che già è a carico del datore di lavoro e che finanzia la Naspi.
Superamento del Jobs act
Il decreto, spiegano fonti del governo, ha come obiettivo il superamento del Jobs Act attraverso "una guerra" ai contratti precari. Sono poi previste tutele dei lavoratori con "importanti" disincentivi ai licenziamenti ingiusti con l'aumento del 50% dell'indennizzo che può arrivare anche a 26 mensilità. Per i lavoratori interinali, spiegano le stesse fonti interne a Palazzo Chigi, è prevista l'estensione delle stesse tutele degli altri lavoratori. Previste inoltre "più tutele per i lavoratori senza penalizzare gli imprenditori onesti".
I ritocchi e le conferme
Oltre alle novità sul precariato, saranno diversi i ritocchi e le conferme inseriti nel decreto. A partire dal pacchetto fisco 'light' con ritocchi al redditometro, lo slittamento della scadenza dello spesometro al 28 febbraio (dal 30 settembre) e lo stop allo split payment solo per i professionisti. Inoltre, arriva l'annunciata stretta sulla pubblicità di giochi e scommesse contro l'azzardopatia, fatti salvi però i contratti in essere e le lotterie a estrazione in differita, come la Lotteria Italia. Viene precisato poi che lo stop non vale anche per "i loghi sul gioco sicuro e responsabile dell'agenzia delle Dogane e dei Monopoli". Confermate anche le sanzioni, che si applicheranno "de futuro", al 5% del valore ma con un minimo di 50mila euro. Rivista anche la norma sulle delocalizzazioni che farà scattare multe da due a quattro volte il beneficio ricevuto per le imprese che delocalizzano "entro cinque anni dalla data di conclusione dell'iniziativa agevolata". Una prima versione indicava un arco temporale di 10 anni. La stretta resta sia per chi lascia l'Italia per un Paese extraeuropeo sia per chi trasferisce l'attività, anche in parte, in uno dei Paesi dell'Unione. Il beneficio, inoltre, andrà restituito con gli interessi maggiorati fino a 5 punti percentuali.