Rifugiati, Mattarella: dovere accoglienza, Ue unita gestisca emergenza

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Foto d'archivio: Ansa
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Il presidente della Repubblica, nel suo messaggio in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, ha rimarcato l'impegno dell'Italia ma ha poi sottolineato l'esigenza di scelte politiche condivise a livello internazionale

"La tragedia dei rifugiati - donne, uomini e bambini costretti ad abbandonare le proprie case in cerca di un luogo dove poter vivere - è oggi sempre più drammaticamente attuale, come hanno sottolineato anche le Nazioni Unite", inizia con queste parole il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. L'appuntamento, nato per commemorare l'approvazione nel 1951 della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, vuole sensibilizzare l'opinione pubblica su una condizione che oggi coinvolge ben 68,5 milioni di persone. Un numero in aumento del 4,6% nel 2017 rispetto all'anno precedente.

Spirito di umanità

“Da tempo, l’Italia contribuisce al dovere di solidarietà, assistenza e accoglienza nei confronti di quanti, costretti a fuggire dalle proprie terre, inseguono la speranza di un futuro migliore per sé e per i propri figli – continua Mattarella - Obbedisce a sentimento di responsabilità l’impegno dei moltissimi concittadini che, sul suolo nazionale, nel Mediterraneo e in altre più lontane aree di crisi del pianeta, tengono vivo lo spirito di umanità che - profondamente radicato nella nostra Costituzione - contraddistingue il popolo italiano. In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, desidero rivolgere il mio più vivo ringraziamento a tutti coloro che, in Italia e nel mondo, si adoperano con passione, impegno e dedizione, per questa causa” prosegue il presidente della Repubblica nel suo messaggio.

Scelte politiche lungimiranti

Mattarella sottolinea poi come sia necessario, da parte della comunità internazionale, prendere decisione politiche condivise per gestire un fenomeno, quello dei rifugiati, che ha carattere globale: “L’Unione Europea, in particolare, deve saper intervenire nel suo insieme, non delegando solamente ai Paesi di primo ingresso l’onere di affrontare le emergenze. La gestione attuale dei fenomeni migratori deve lasciare il posto a interventi strutturali che rimuovano le cause politiche, climatiche, economiche e sociali che alimentano tante tristi vicende”, afferma Mattarella, che sottolinea come per gestire i grandi flussi di persone sia necessario lavorare sulle cause che li determinano, come le guerre e le carestie.

Il ruolo dell’Italia

Nel suo messaggio il presidente della Repubblica ha poi rimarcato il ruolo dell’Italia nella gestione dei flussi migratori: “Anche in seno alle Nazioni Unite, l’Italia è fortemente impegnata nei negoziati in vista dell’adozione di un patto mondiale sui rifugiati, che rappresenta lo strumento per offrire risposte concrete e universalmente accettate. Nel sollecitare la comunità internazionale e l’Unione Europea a compiere passi crescenti su questo terreno, la Repubblica Italiana si conforma alle norme sancite dal diritto internazionale relative all’accoglienza di coloro che hanno diritto a protezione”, conclude il presidente della Repubblica.

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