Günther Oettinger, la carriera del commissario Ue segnata dalle gaffe

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Il commissario Ue al Bilancio Gunther Oettinger (Ansa)
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Molti gli scivoloni: da leader dei giovani della Cdu definì pubblicamente il "suo" capo Helmut Kohl "finito", nel novembre 2016 parlò di una delegazione cinese in visita a Bruxelles come "quelli con gli occhi a mandorla e con i capelli pettinati con il lucido da scarpe"

Nella bufera per le dichiarazioni sui mercati e il voto italiano, Günther Oettinger, commissario europeo per il bilancio e le risorse umane, non è nuovo a "gaffe" e scivoloni di ogni genere (LO SPECIALE ELEZIONI). Il 64enne ex avvocato tributarista e governatore Cdu del Baden-Wurttemberg, già da leader dei giovani cristiano-democratici si era messo in luce per alcune sfrontatezze linguistiche e per aver considerato pubblicamente il "suo" leader Helmut Kohl "finito" due anni prima che riunificasse la Germania.

La Vallonia definita una "micro-regione in mano ai comunisti"

Dopo l'approdo a Bruxelles come commissario europeo (Energia ed Economia e società digitali i primi incarichi), ha spesso imbarazzato il suo stesso collegio e il Partito popolare europeo di cui è membro con uscite infelici, frutto di una comunicazione disinvolta. In Italia fece clamore quando propose in un'intervista di esporre a mezz'asta, davanti alle istituzioni comunitarie, le bandiere dei Paesi che non rispettano i vincoli di bilancio dell'Ue. Nel novembre 2016, a un incontro a porte chiuse ad Amburgo, parlò di una delegazione cinese in visita a Bruxelles come "quelli con gli occhi a mandorla e con i capelli pettinati con il lucido da scarpe". Nello stesso periodo, in piena crisi per la firma del trattato Ue-Canada, aveva definito la renitente Vallonia una "micro-regione in mano ai comunisti" suscitando l'ira della regione francofona del Belgio governata da socialisti. Pochi mesi dopo fece scandalo il suo viaggio sul jet di un lobbista del Cremlino per partecipare a una cena del premier nazionalista ungherese, Viktor Orban.

Attacchi anche a star come Kim Kardashian e Rihanna

A parte gli attacchi per sforamenti di bilancio e ingovernabilità a Paesi mediterranei e balcanici, con in mezzo l'Italia, nel mirino di Oettinger sono finiti i bersagli più disparati: star come Jennifer Lawrence, Kim Kardashian e Rihanna, ma anche la leader della destra euroscettica di AfD, Frauke Petry ("se fosse mia moglie, mi suiciderei", aveva detto). Questo mese, infine, ha fatto arrabbiare Londra definendo la premier britannica, Theresa May, "debole" e il suo ministro degli Esteri, Boris Johnson, "uno che ha la stessa pettinatura di Trump". "E ho detto tutto", ha aggiunto, estendendo la gaffe all'altra sponda dell'Atlantico.

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