Per il leader della Lega era condizione indispensabile per l'alleanza. Su Facebook: "Andremo al governo con chi ha subito dei veti: saremo ancora più forti". L'ex Cavaliere: "Centrodestra unito alle urne". Salvini però rimane freddo. GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE
Forza Italia non voterà la fiducia a un governo tecnico. Silvio Berlusconi rassicura Matteo Salvini che all'indomani del fallimento del premier incaricato Giuseppe Conte di formare un governo gialloverde, aveva dichiarato: "Se vota a favore del governo Cottarelli, addio alleanza". Ma il leader della Lega resta freddo: sull'eventualità di tornare alle urne con il centrodestra, risponde "ci penserò".
Berlusconi: centrodestra unito al voto
"A chi mi chiede quale sarà il futuro del centrodestra rispondo che alle prossime elezioni non immagino altra soluzione che quella di una coalizione di centrodestra unita con Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, destinata sicuramente a prevalere anche per la possibilità di una mia candidatura" ha affermato in una nota l'ex Cavaliera aggiungendo: "Per quanto riguarda la fiducia al governo tecnico la nostra posizione non può che esser negativa".
Salvini resta freddo
Ma Salvini resta freddo. Ieri si era lamentato del fatto che il Cavaliere avesse difeso il Colle: "Invece di dire mezza parola a difesa di un suo alleato, dice sostanzialmente viva Mattarella, viva la Merkel. Ora non voglio fare scelte affrettate, ma parliamo domani". E oggi, altrettanto gelido, alla domanda sull'alleanza di centrodestra, risponde enigmatico: "Ci pensero', ci pensero'. Ma e' certo che alla dignita' e alla lealta' non rinuncio".
L'ipotesi alleanza Lega-M5S
Salvini, comunque, ha frenato su un'eventuale alleanza con il M5S ("Mi piace ragionare a mente fredda”) ma ha invitato i pentastellati a portare insieme in Parlamento un nuova legge elettorale. Dopo aver ribadito l'intenzione di tornare subito alle urne, ha frenato anche sulla richiesta di "impeachment" per il presidente Sergio Mattarella: "Devo studiare". Ma, intervenendo su Facebook con una nuova diretta vicino a Montecitorio, non ha risparmiato critiche al capo dello Stato e ha annunciato: "Andremo al governo con chi ha subito dei veti: saremo ancora più forti".
"Mattarella ha scelto i mercati"
"Sergio Mattarella ha scelto i mercati e le regole europee alla faccia del voto degli italiani e questo è grave", ha aggiunto Salvini. "Il problema non é che mi ha detto no a un nome - ha aggunto riferendosi a Paolo Savona - ma ha detto no a un'idea. Ho letto e riletto la Costituzione e non c'è nessun articolo che proibisca di cambiare le regole Ue". Più tardi ha detto ancora: "Il Pd bocciato dagli italiani torna al governo, grazie a Mattarella? Questa non è democrazia, questo non è rispetto del voto popolare. È solo il colpo di coda dei poteri forti che vogliono l'Italia schiava, impaurita e precaria. Le prossime elezioni saranno un plebiscito".
"Uscita dall'euro non era in programma"
Sul programma del mancato ministro dell’Economia Savona - al centro del braccio di ferro istituzionale che ha spinto il Colle a mettere un veto sul suo nome e Conte a rinunciare all’incarico - Salvini ha precisato: "Nessuno ha mai pensato all'uscita dall'euro: non era nei nostri programmi, non era nei suoi. C'era solo la revisione del sistema bancario e delle tasse. C'era solo cambiare le regole europee a vantaggio degli italiani". Il leader del Carroccio ha riposto anche a chi gli ha chiesto come mai, al posto di Savona, non fosse stato proposto Giancarlo Giorgetti, suo uomo di fiducia e leghista: "Savona era il meglio. Nessun altro avrebbe avuto lo stesso successo e peso in Europa". Poi ha negato che, come insinua qualcuno, il suo obiettivo sia sempre stato quello di tornare al voto: "Non è vero. Questo governo aveva contro tutti. Noi e 5S abbiamo lavorato assieme".