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Cosa significa "incarico di governo accettato con riserva"

Politica

Giuseppe Conte, dopo il colloquio con Sergio Mattarella, ha detto: "Il presidente della Repubblica mi ha conferito l'incarico di formare il governo, incarico che ho accettato con riserva”. Si tratta di una consuetudine. I prossimi passi. AGGIORNAMENTI

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"Il presidente della Repubblica mi ha conferito l'incarico di formare il governo, incarico che ho accettato con riserva”, è iniziato così il discorso del neoincaricato presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine dell'incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. (VIDEO 1-2-3) Ma cosa significa “accettato con riserva”?

Incarico accettato con riserva

Il presidente della Repubblica conferisce l’incarico alla personalità che, per indicazione dei gruppi di maggioranza – nel caso di Conte, Lega e Movimento 5 stelle - può costituire un governo e ottenere la fiducia in Parlamento. Come si legge sul sito del Governo, l'incarico è conferito in forma esclusivamente orale, al termine di un colloquio tra il Presidente della Repubblica e la personalità prescelta. È consuetudine che l’incaricato accetti con riserva: dopo un breve giro di consultazioni tornerà nuovamente dal capo dello Stato per sciogliere, in maniera positiva o negativa, la riserva.

Se il premier incaricato ha la certezza di ottenere la fiducia del Parlamento potrà accettare l'incarico. In questo caso dovrà anche stilare la lista dei ministri che formeranno il suo governo e che sarà proposta al presidente della Repubblica. Questi può accettarla in toto o con qualche variazione concordata con il premier. 
Una volta conferito l'incarico, il presidente della Repubblica non può interferire nelle decisioni dell'incaricato, né può revocargli il mandato per motivi politici.

I decreti di nomina

Subito dopo lo scioglimento della riserva vengono emanati (firmati e controfirmati) i decreti di nomina del Capo dell'esecutivo e dei ministri. Sono tre: quello di nomina del Presidente del Consiglio, quello dei singoli ministri e quello di accettazione delle dimissioni del Governo uscente.