Governo, Salvini e Di Maio: chiuso accordo su premier. Conte in pole

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Il segretario leghista annuncia: trovato nome condiviso da sottoporre al Colle: "Scelta equilibrata, spero no veti". Potrebbe trattarsi del professor Giuseppe Conte. Il pentastellato: "Parola a Mattarella". Lega e M5s dovrebbero andare oggi pomeriggio al Quirinale

Dopo un nuovo incontro tra Salvini e Di Maio, il segretario leghista ha annunciato che Lega e M5s hanno "chiuso l'accordo sul premier e sulla squadra di ministri" da presentare oggi al Colle al presidente della Repubblica Mattarella. Poco dopo anche il leader pentastellato ha confermato: "Io e Salvini abbiamo chiuso un accordo politico. Le prerogative sono ora del presidente della Repubblica, sceglierà lui i passaggi da fare". Nessuna conferma ufficiale, ma secondo indiscrezioni il nome per Palazzo Chigi potrebbe essere quello del professor Giuseppe Conte.

Salvini: "Scelto nome equilibrato"

Parlando da Fiumicino, Salvini ha spiegato che per Palazzo Chigi "abbiamo scelto un nome equilibrato che soddisfa noi e loro. Speriamo che nessuno metta veti su una scelta che rappresenta la volontà della maggioranza degli italiani". Il leader leghista ha anche annunciato che lui e Di Maio sono "disponibili a metterci la faccia" ed entrare nell'esecutivo ma non saranno premier. Salvini ha aggiunto che gli piacerebbe che FdI possa entrare nell'esecutivo: "In un governo che vuole cambiare regole ci starebbe bene, ma non posso far violenza a nessuno. Parlerò personalmente con Berlusconi e Meloni". Ora Lega e M5s aspettano "che arrivi un segnale dal Quirinale". Poco dopo è emerso che questa mattina il Colle dovrebbe convocare i gruppi di Lega e Movimento Cinque stelle. E secondo fonti politiche, le due delegazioni potrebbero salire al Colle già nel pomeriggio.

Crescono le quotazioni di Conte

Secondo diverse fonti parlamentari, il nome in pole per Palazzo Chigi sarebbe quello di Giuseppe Conte. Nessuna conferma ufficiale arriva da Lega e M5S ma nelle ultime ore sembra che Conte abbia fatto passi avanti nel ballottaggio con Andrea Roventini. Entrambi erano indicati come candidati ministri del Movimento, ora il docente di Diritto Privato fiorentino e membro del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa sembra in vantaggio perché su di lui ci sarebbe il placet della Lega. Sulla squadra dei ministri salgono le quotazioni di Giampaolo Massolo agli Esteri mentre Luigi Di Maio e Matteo Salvini sarebbero diretti il primo al Ministero dello Sviluppo Economico-Lavoro (il M5S ha proposto l'unione dei due dicasteri) e il secondo all'Interno. 

Ai gazebo Lega il 91% dice sì al contratto con il M5S 

Il contratto di governo è chiuso (COSA C’È): venerdì la base pentastellata ha detto sì al testo sulla piattaforma Rousseau con il 94% dei consensi. Via libera anche dai gazebo della Lega: "Sono circa 215mila - si legge in una nota - i cittadini che in questo fine settimane sono andati ai gazebo per votare il contratto di governo. I sì hanno raggiunto il 91% del totale" (LE FOTO).

Le parole di Di Maio

Di Maio e Salvini si sono visti domenica a Roma in un ultimo faccia a faccia. "Se tutto va, fra poco avremo il governo del cambiamento", ha annunciato il leader del M5s durante un comizio elettorale ad Ancona, aggiungendo che “il premier deve essere un amico del popolo, abbiamo avuto anche troppi nemici”. Nel pomeriggio ha anche aggiunto di aver chiesto "che il ministero dello Sviluppo economico con dentro quello del Lavoro sia un super ministero per risolvere i problemi degli italiani e vada al Movimento 5Stelle insieme a tanti altri". E, ad alcuni contestatori dei centri sociali, ricorda che nel programma di governo c’è il no alla Tav Torino-Lione, già annunciato nella giornata di sabato: "Andremo a parlare con la Francia e diremo che la Torino-Lione poteva valere trent'anni fa, ma non più oggi. Non serve più".

Il ministro dell'Economia francese: "Rispettino impegni o Eurozona a rischio"

"Se il nuovo governo si assumerà il rischio di non rispettare i propri impegni sul debito, sul deficit, ma anche sul consolidamento delle banche, tutta la stabilità finanziaria della zona euro sarà minacciata". Lo ha detto, in un'intervista, il ministro dell'economia francese Le Maire, parlando del prossimo esecutivo italiano. "Tutti devono capire in Italia - ha aggiunto - che il futuro dell'Italia è in Europa e da nessun'altra parte e perché questo futuro sia in Europa ci sono delle regole da rispettare".  

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