Salvini-Di Maio: Parlamento sia operativo. Oggi nuove consultazioni

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Telefonata tra il leader della Lega e quello del M5S: il leghista Molteni sarà votato alla presidenza della commissione speciale della Camera. Il leader dei 5 Stelle: "Berlusconi si faccia da parte". Salvini: "Senza maggioranza non ci sarà incarico". AGGIORNAMENTI LIVE

Obiettivo comune: "Rendere subito operativo il Parlamento". Salvini e Di Maio trovano l'intesa e, al termine di una telefonata, diffondono una nota nella quale annunciano di aver "concordato di votare alla presidenza della Commissione speciale della Camera il deputato della Lega Nicola Molteni". Un'intesa importante che arriva alla vigilia del secondo round di consultazioni al Colle (COSA SONO).

Di Maio: "Berlusconi si faccia da parte"

Nella serata di mercoledì si susseguono le dichiarazioni dei due, in cerca di un accordo per arrivare alla formazione di un governo. Di Maio, ospite di Porta Porta, torna a ribadire il suo no a Berlusconi: "Ho sempre detto che con Salvini sono pronto a discutere ma non per formare un governo Di Maio-Salvini-Berlusconi-Meloni. M5s non voterebbe mai la fiducia a un governo con Salvini e Berlusconi". Di Maio commenta anche le dichiarazioni di Di Battista secondo cui Berlusconi sarebbe "il male assoluto": "Le parole di Di Battista sono quelle di tante persone che in questo momento  considerano Berlusconi appartenente a un'epoca politica che è finita.  E' Berlusconi a dover avviare la nuova fase politica cedendo il passo".

Salvini: "Mattarella non dà incarichi a caso"

Matteo Salvini esclude la possibilità che Mattarella possa conferirgli un incarico senza una maggioranza, per poi cercare i voti in Parlamento: "Non penso che il Presidente della Repubblica conferirà incarichi a caso a qualcuno che non ha una maggioranza ed oggi noi non l'abbiamo". "Pur rispettando - continua - l'autonomia del Presidente lo escludo. Ho perfettamente consapevolezza del fatto che non ho la maggioranza alla Camera ed al Senato. Fra 10 o 15 giorni magari sarà diverso, oggi però non chiederei un incarico per non concludere nulla".

Nuovo giro di consultazioni

Giovedì i big dei partiti torneranno al Quirinale dal presidente della Repubblica per la formazione di un nuovo governo. Difficile dire se ora l'intesa sia più vicina l'intesa tra Lega e M5S. Solo qualche ora fa, infatti, Salvini ha assicurato che "il centrodestra può governare anche da solo". Antonio Tajani, esponente di FI e presidente del Parlamento europeo, ha invece attaccato in modo diretto il leader pentastellato Luigi Di Maio, irremovibile sul veto posto su Silvio Berlusconi: “Deve chiedere scusa a Forza Italia”.  Ma, a ribadire il “no” nei confronti del leader di FI, è il grillino Vito Crimi, che esclude qualunque ripensamento in merito e apre invece al Pd. "Se i 5 stelle rinunciano alla Lega siamo pronti a discutere”, dice il ministro della Giustizia dem Andrea Orlando.

Il calendario

Giovedì 12 aprile ad aprire le consultazioni alle 10 sarà il Gruppo Per le Autonomie (SVP-PATT, UV) del Senato della Repubblica. Poi alle 10.30 sarà il turno del Gruppo Misto del Senato della Repubblica e alle 11 quello del Gruppo Misto della Camera dei deputati. Alle 11.30 salirà al Colle il Gruppo Liberi e Uguali della Camera dei deputati. Nel pomeriggio si ricomincerà alle 16.30 con i Gruppi del Partito Democratico del Senato e della Camera. Alle 17.30, invece, i Gruppi Lega-Salvini Premier, Forza Italia-Berlusconi Presidente e Fratelli d'Italia, del Senato e della Camera. Ultimo incontro alle 18.30, con i Gruppi MoVimento 5 Stelle del Senato e della Camera.

Gli incontri di venerdì 

Venerdì 13 aprile alle 10.30 Mattarella riceverà il Presidente Emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Poi alle 11.15 sarà il turno del Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, e alle 12 quello del Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

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