Il candidato premier del M5s ha commentato i risultati dell'election day che ha visto trionfare il Movimento in molte Regioni, soprattutto del Sud: "Un trionfo, triplicato il numero di parlamentari. Oggi inizia la Terza Repubblica". LIVE - SPECIALE
Di Maio: aperti a confronto con tutti i partiti
"Siamo aperti al confronto con tutte le forze politiche a partire dalle figure di garanzie che vorremo individuare per le presidenze delle due camere ma soprattutto per i temi che dovranno riguardare il programma di lavori”, ha detto Luigi Di Maio.
“Confido nel ruolo del presidente Mattarella, inizia Terza Repubblica”
"Sono fiducioso che il presidente della Repubblica saprà guidare questo momento con autorevolezza e responsabilità”, ha aggiunto il leader del M5s secondo cui “oggi inizia la Terza Repubblica e sarà una Repubblica dei cittadini italiani. Questo è un risultato post-ideologico, che va al di là degli schemi di destra e sinistra: riguarda i grandi temi irrisolti della nazione. Insomma, temi, non ideologie".
Di Maio: M5S triplica numero parlamentari
"Il M5s triplica il numero dei parlamentari eletti. Ci sono intere regioni che sono andate al Movimento Cinquestelle”, ha ribadito Di Maio. "Sentiamo la responsabilità di dare un governo al Paese. Lo diciamo soprattutto agli investitori: noi questa responsabilità la sentiamo. Oggi le coalizioni non hanno i numeri per governare".
I risultati del M5s
Quando mancano pochi seggi da scrutinare e i dati sono quasi definitivi, il M5s a livello nazionale ha superato il 32%, nei voti sia alla Camera che al Senato. Il MoVimento 5 Stelle è ampiamente il primo partito, con risultati molto netti soprattutto al Sud. In Sicilia si va verso il 28-0, cioè il M5s si aggiudica tutti i collegi uninominali (19 alla Camera, 9 al Senato). Uninominali tutti vinti anche in Sardegna e i 24 della Puglia. Qui il M5s ha superato il 44%, praticamente triplicando il risultato del centrosinistra. Boom anche a Napoli: i pentastellati hanno ottenuto alla Camera il 52,4% conquistando tutti i collegi uninominali e risultando primo partito in ogni quartiere, raggiungendo anche il 60% nelle periferie.