Elezioni 2018, Di Maio stoppa candidato massone: Vitiello è game over
PoliticaIl leader del M5s ha escluso il candidato alla Camera finito tra le polemiche per essere stato iscritto a una loggia massonica vicina al Goi. "Non l'aveva detto, non può stare con noi". Lui si era difeso: "Ingiusto farmi rinunciare, vado avanti". LO SPECIALE
La difesa di Catello Vitiello
Prima delle dichiarazioni di Luigi Di Maio, che di fatto lo escludono, Vitiello ha parlato al Corriere della Sera difendendosi dalle accuse e ribadendo la sua volontà di candidarsi: "Non ci sto, non rinuncio. Non ho rubato, ucciso, truffato, corrotto o concusso. Cosa devo pagare? Non è giusto, non lo faccio. Non remerò contro il movimento, ma vado avanti". Il M5s l’aveva già diffidato dall’uso del simbolo del partito ma Vitiello aveva replicato: quella nella loggia massonica La Sfinge di Napoli è stata "una breve esperienza", che "ha segnato la mia formazione umana. Ora è ingiusto essere marchiato a fuoco. Non è possibile, con i 5 Stelle ho sposato un progetto meraviglioso. Non comprenderò un'esclusione aprioristica e immotivata e non firmerò nessuna lettera di rinuncia".
Gli altri esclusi da Di Maio
Non c'è solo la vicenda Vitiello a tenere banco in casa M5s. Fa ancora discutere il caso dei falsi rimborsi: "Quelle persone come Cecconi e Martelli le ho già messe fuori, per gli altri stiamo facendo tutte le verifiche che servono ma siamo orgogliosi di quello che è il Movimento", ha detto Di Maio. "Non sarà qualche mela marcia a inficiare questa iniziativa che facciamo solo noi e come sanno gli italiani da noi le mele marce si puniscono sempre". Il candidato premier poi aggiunge: "La notizia in un Paese normale è che M5s ha restituito 23 milioni e 100 mila euro di stipendi e questo è certificato da tutti quanti e ci sono 7 mila imprese in Italia che lo testimoniano perché quei soldi hanno fatto partire 7 mila imprese e 14 mila posti di lavoro"
Di Maio: "Fa rabbrividire la morale di Renzi"
Sempre sulla questione rimborsi, il leader pentastellato ha voluto rispondere a Matteo Renzi che nei giorni scorsi aveva parlato di "impresentabili" nel M5s: "La cosa che mi fa rabbrividire è che Matteo Renzi fa la morale a noi. Restituisca prima 23 milioni di euro lui e il suo partito, poi cominci a parlare".