Vaccini, Lorenzin a Raggi: "In grande malafede o non ha capito legge"

Politica
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e il sindaco di Roma, Virginia Raggi (Ansa)

Dopo lo scambio di accuse dello scorso 1 febbraio, continua la querelle tra il sindaco di Roma e l’esponente del Pd. La prima cittadina: "La ministra ha di fatto accettato quello che chiedevamo". La replica: "Poteva fare una telefonata"

Continua la polemica sui vaccini che vede protagoniste il sindaco di Roma, Virginia Raggi, e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. "La nota del Ministero indica che Lorenzin ha accettato la nostra richiesta", afferma il primo cittadino della Capitale. "O sei in malafede o non hai capito la riforma", replica l’esponente del Pd negando di fatto le affermazioni della Raggi. La querelle nasce dalla mozione firmata dall’intera Assemblea Capitolina che aveva "ritenuto la mancata vaccinazione non ostativa al prosieguo e alla continuità dell'attività e del percorso educativo considerando quest'ultimo (stesso insegnante, stesso contesto educativo, stessa aula, stessa rete di relazioni socio-affettive) una condizione psicodidattica da garantire a tutti in totale certezza ed assoluta equità".

"Lorenzin, di fatto, ha accettato la nostra richiesta"

"Vorrei evitare polemiche elettorali, come sono state fatte, sulle pelle dei bambini. E questo lo dimostra il fatto che la stessa ministra Lorenzin ha poi con una nota scritta all'Anci, di fatto, accettato quello che noi le chiedevamo, ovvero consentire di finire l'anno scolastico a quei bambini che avevano avviato le pratiche della vaccinazione ma che per evidenti ritardi all'interno di Asl, ospedali e di tutti questi presidi non sono riusciti a completare l'iter vaccinale". Queste le parole della sindaca intervenuta ad una trasmissione radiofonica. "Visto che di fatto nel Lazio abbiamo avuto dei ritardi, la nostra richiesta mirava proprio a sterilizzare quei ritardi rispetto alle finalità della legge", sostiene Raggi.

"Obiettivo raggiunto"

"L'obiettivo - prosegue il sindaco M5s - è stato raggiunto, questi bambini potranno andare a scuola fino a fine anno. L'Oms dichiara che la soglia minima di copertura vaccinale sia il 95%, la Regione Lazio nei giorni scorsi ha diramato una nota nella quale la copertura vaccinale del Lazio è salita al 97%. Questo ci fa vedere come ci sia stata l'applicazione della legge e figuriamoci se io mi metto a discutere una legge dello Stato", conclude.

Lorenzin: "Profonda malafede e voglia di creare allarme"

Dopo le parole di Virginia Raggi non si sono fatte attendere quelle del ministro della Salute Lorenzin: "O sei in malafede o non ha capito la norma, in ogni caso la sindaca Raggi poteva fare una telefonata", afferma. "Non c'è leale collaborazione e si crea destabilizzazione. Io immagino ci sia stata profonda malafede e voglia di creare allarme come il movimento no vax propaganda da mesi. È un modo di fare politica sbagliato".

Chiamata di chiarimento mancata

Alla domanda su cosa pensasse delle affermazioni di Virginia Raggi, il ministro Lorenzin ha risposto:"Mi viene da ridere e lo faccio con simpatia. Se un sindaco o un presidente di Regione ha un dubbio - spiega - solitamente chiama il ministro o il capo di gabinetto chiama l'altro capo di gabinetto. I miei uffici hanno chiamato decine di volte quelli della sindaca, senza andare sui giornali. Questo non è accaduto per i vaccini e il comune di Roma ha fatto una mozione che ritengo totalmente strampalata; tanti ci sono caduti con tutte le scarpe ma è normale non essendo esperti del settore".

Lorenzin: "Spero nel buon senso dopo il 5 marzo"

Lorenzin torna poi sulla mozione firmata dall'Assemblea Capitolina: "La sindaca si è resa conto di quel che prevedeva la norma mentre nella mozione non si parla mai di prenotazioni. Nella lettera che ha mandato a me il sindaco Raggi e nella mozione si dice che chi non è stato vaccinato deve proseguire l'anno scolastico ma questo non è previsto dalla norma che invece prevede che chi ha effettuato la prenotazione, se produce la documentazione, non avrà nessun ostacolo a frequentare. Mi piacerebbe - prosegue - che dopo il 5 marzo ci fosse il buonsenso nella gestione, questa vicenda continua ad essere uno scandalo". 

La mozione dell'Assemblea Capitolina

Lo scorso 1 febbraio, Virginia Raggi e l’Assemblea Capitolina avevano approvato ad unanimità la mozione che prevedeva la necessità di rispettare la continuità didattica ed educativa per tutti gli alunni, anche quelli non vaccinati. La stessa sindaca aveva inoltrato una lettera al Miur. Immediate erano arrivate le repliche da parte degli esponenti Pd: "Da Raggi strumentalizzazione sulla pelle dei bambini". Nelle ore successive, su Facebook, la prima cittadina romana aveva sostenuto che a causa del decreto Lorenzin "i bambini rischiano di essere cacciati da scuola". Anche in quel caso non si era fatta attendere la risposta del ministro che non aveva accettato la mossa di Virginia Raggi e dell’Assemblea: "Il percorso interpretativo proposto è in violazione con la legislazione vigente".

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