Legge Fornero, centrodestra diviso. Poletti a Sky TG24: non va abolita

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Botta e risposta tra Salvini e Berlusconi sulla riforma delle pensioni. Il leader della Lega: “Va cancellata”. Il cavaliere lo stoppa: “No, alcune cose vanno mantenute”. Il ministro del Lavoro a Sky TG24: "Si può modificare". COSA SUCCEDE SE SI ABROGA LA LEGGE

La legge Fornero, la tanto discussa riforma delle pensioni, torna a dividere e scala la classifica dei temi da campagna elettorale raggiungendo la vetta dei confronti, a distanza, tra le forze politiche in campo per le elezioni del 4 marzo.

Poletti, legge Fornero? Non si può abolire

Può essere modificata, ma non la si può abolire anche se "di difetti ne ha, e lo dimostra la storia degli esodati", dice a Sky TG24 il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Non si può abolire, spiega, “perché si metterebbero a rischio i conti pubblici e perché scaricherebbe sui giovani un altro problema”. Va invece modificata “ragionando con i sindacati alla ricerca di una maggiore  equità. Raccontare di una abolizione e buonanotte a tutti non è la  strada giusta", prosegue.

Berlusconi vs Salvini

Intanto il centrodestra litiga proprio su questo punto. Per il segretario della Lega, Matteo Salvini, va abolita tout court e l'impegno è da sempre uno dei suoi cavalli di battaglia, di tutt'altro avviso Silvio Berlusconi. L'ex premier ospite di Porta a Porta prende le distanze dalla proposta del segretario del Carroccio anzi rilancia sull'argomento. In base ad un approfondimento fatto dai alcuni economisti spiega il Cavaliere: "Alcuni aspetti della legge vanno mantenuti come ad esempio quell'innalzamento dell'età pensionabile".

Età pensionabile

Insomma nessuna abolizione è la linea adottata dal leader azzurro, semmai una revisione tenendo però ben saldo uno dei punti cardine della riforma e cioè l'avanzamento dell'età per andare in pensione. Per il Cavaliere la scelta non dovrebbe avere un limite: "Se uno vuole andare via a 50 anni – è la proposta – può farlo prendendo come pensione quello che ha versato fino a quel momento".

I nodi del centrodestra

Una visione che la dice lunga sulle differenze profonde che intercorrono tra lui e Salvini. Se infatti la riforma delle pensioni targata Fornero divide Lega e Forza Italia, un effetto ancora più amplificato si ottiene parlando degli scenari post elettorali. Il Cavaliere boccia poi - almeno ufficialmente -  l'idea di un esecutivo di larghe intese: "Porterò il centrodestra al 45%", è la sua previsione. Ma in caso di stallo, le strade dei tre leader si dividono. Per il segretario della Lega e la leader di Fdi infatti l'unica soluzione praticabile è quella del ritorno alle urne, diverso invece il progetto del Cavaliere. Berlusconi infatti non esclude di un nuovo accordo con la sinistra "nel caso in cui quest'ultima accettasse di firmare il nostro programma. Se lo facesse accadrebbe in Italia quello che avviene in Germania". Poi in serata la precisazione: "Nessuna disponibilità alle larghe intese".

Anche il Caso Weinstein in campagna elettorale

La situazione nel centrodestra e le previsioni sull'esito del voto del prossimo 4 marzo non sono però gli unici argomenti che appassionano il Cavaliere che non manca di dire la sua anche sulle parole di Catherine Deneuve in merito al tema delle molestie sessuali e del caso Weinstein. Berlusconi si schiera con l'attrice francese: "Ha detto delle cose sante", spiega a proposito della lettera apparsa su Le Monde e firmata anche dall'attrice francese nella quale si dice: "Lasciamo agli uomini la libertà di importunarci. "E' naturale - aggiunge il leader di Fi - che le donne siano contente che un uomo faccia loro la corte. L'importante è che la corte rimanga nell'eleganza".

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