Riunione cruciale al Nazareno. Il segretario del Pd, dalla Direzione del partito, si è detto pronto a dialogare con l'area moderata e con la sinistra che comprende Cp, SI e Mdp, con cui "c'è più sintonia che con gli avversari storici". Scetticismo da parte di Bersani
I big del Pd si incontrano nella sede di largo del Nazareno per la riunione della direzione nazionale del partito. Subito è arrivato l’appello all’unità del segretario Matteo Renzi, in vista delle elezioni del 2018. “Siamo alle porte della campagna elettorale e lo sforzo unitario che si chiede all'esterno va praticato all'interno in primis da chi dirige”, ha detto. E, oltre a rivendicare quanto fatto in questi anni dal Pd per il Paese, ha invitato al dialogo (anche con gli ex dem) e a una "coalizione più ampia possibile". Le parole di Renzi sono state apprezzate da Michele Emiliano, che si è detto pronto ad accettare il documento unitario che sarà messo ai voti alla fine della direzione. Critico, invece, Pier Luigi Bersani: “Maggiore sintonia con Mdp? Non lo so, bisogna vedere cosa dice sul resto. Lui si preoccupa sempre di rivendicare quello che si è fatto ma purtroppo c'è qualche milione di elettori che non sono d'accordo. Seguiamo la discussione. Basta che si sappia che le chiacchiere stanno a zero, adesso ci vogliono dei fatti”.
“Chi chiede abiure non si rende conto di passi fatti”
Alla direzione del Pd, a porte chiuse e senza streaming, ad assistere alla relazione di Renzi c'era anche il premier Paolo Gentiloni. “Dobbiamo parlare al Paese – ha detto Renzi – ma senza abiure, rivendicando con forza e con orgoglio ciò che abbiamo fatto”. “Certo – ha spiegato l’ex premier – ci sono stati limiti e difficoltà, ma in questi anni si è prodotto un miglioramento del Paese: meno tasse, più posti di lavoro, più fiducia, un terzo settore che diventa il primo. I dati del Pil dimostreranno che la situazione economica migliora. Abbiamo recuperato il gap, abbiamo rimesso in moto il Paese e la situazione economica vede l'Italia correre più di altri. Chi chiede abiure non si rende conto di quanti passi abbiamo fatto”. Non intestare al Pd quanto fatto per portare l'Italia fuori dalla crisi, ha aggiunto Renzi, “è assurdo, illogico e inspiegabile”.
“Obiettivo è essere il primo gruppo parlamentare”
Poi uno sguardo al futuro. “Ovviamente – ha detto il segretario Pd – la sfida è il futuro e il futuro è una pagina totalmente bianca da scrivere. O la scriviamo noi o la destra. E noi dovremo deciderci se essere capaci di continuare una storia di progresso o tornare a una storia che sembrava chiusa 6 anni fa”. “Il nostro obiettivo alle prossime elezioni – ha sottolineato Renzi – è essere il primo gruppo parlamentare della prossima legislatura”. “Con la coalizione che faremo – ha aggiunto –, anche se non fosse la più ampia come io auspico, noi siamo già oggi avanti agli altri”.
“Coalizione più ampia possibile”
A proposito di alleanze, Renzi ha spiegato di voler “proporre un progetto vero a chi vuole condividere con noi”. E ha aggiunto: “Se si vuole fare un dibattito alto e serio sul programma e le idee noi ci siamo. Superiamo gli insulti che il Pd ha ricevuto in questi mesi. Dobbiamo guardare avanti. Vogliamo o non vogliamo aprire un dibattito serio al nostro centro e alla nostra sinistra?”. Poi, aprendo a Mdp, ha detto ancora: “Anche con le persone da cui siamo stati divisi da discussioni e polemiche c'è più sintonia che con gli avversari storici, non solo perché governiamo insieme in 14 regioni ma perché molte cose fatte le abbiamo fatte insieme. Non sarà il Pd a mettere veti o paletti alla coalizione più ampia possibile”. “Chi vorrà rompere – ha detto ancora invitando i potenziali alleati a decidere “in tempi brevi” – lo dovrà fare in modo trasparente e chiaro, perché da noi non troverà alcuna sponda”.
Invito al dialogo
Secondo Renzi, nello schema delle alleanze è “cruciale” coinvolgere l'area centrista e moderata, che “corre il rischio di essere risucchiata in una visione di centro-destra: quel film si è già visto e non credo si ripeterà”. Disegnando l’arco della sua coalizione, il segretario del Pd ha detto: “Credo che sia cruciale che sia coinvolta l'area moderata così come i Verdi, Idv e i Radicali, con i quali c'è una discussione non scontata né chiusa. Poi vogliamo il dialogo a sinistra in primis con Cp, a cui lanciamo parole di dialogo e disponibilità, e vogliamo un confronto con Mdp, SI e Possibile”. “Mi hanno accusato di perseguire la filosofia dell'uomo solo al comando. Ma io invito tutti a dare una mano, nessuno escluso. Chiedo a tutti di essere aiutato in questo percorso”, ha concluso Renzi.