Elezioni regionali Sicilia 2017, Micari: “Condizioni per decollare”

Politica
Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra (LaPresse)

Il candidato del centrosinistra in un'intervista a Sky TG24 evidenzia la crescita della Regione negli ultimi anni e propone un ulteriore rilancio che parta dalla progettualità e dalla competenza. LO SPECIALE

Per Fabrizio Micari le condizioni della Sicilia sono buone per un futuro decollo economico. Il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni regionali del 5 novembre lo ha dichiarato in un'intervista a Sky TG24, parlando di “importanti segnali che bisogna registrare”.

La crescita della Regione

Per Micari, 54anni e attualmente in congedo dalla carica di rettore dell'Università di Palermo, i segnali per un rilancio della Regione ci sono tutti a partire da “un prodotto interno lordo siciliano che negli ultimi due-tre anni è comunque cresciuto; un turismo che è cresciuto in doppia cifra negli ultimi anni; un brand Sicilia, che specialmente sull'agroalimentare funziona molto bene; un bilancio finalmente sano; tante risorse che sono a disposizione, sia nazionali che europee”. Alla luce di questi risultati, Micari sostenuto da Pd, Alternativa popolare, e dalle civiche “Sicilia Futura” e “Micari Presidente”, ha evidenziato come “ci siano le condizioni per poter finalmente decollare: ci vuole progettualità, ci vuole competenza, e questo è proprio quello che noi stiamo cercando di fare”.

Le contestazioni ai concorrenti

Alla domanda su che cosa contesta ai suoi avversari, Micari ha replicato evidenziando quelle che, secondo lui, sono le maggiori carenze dei diretti concorrenti. “Ai Cinquestelle - ha detto il candidato Pd - contesto naturalmente una sostanziale impreparazione, una inadeguatezza che si è dimostrata un po' dappertutto, lì dove loro hanno governato”. In quanto alla Destra “rimprovero - ha aggiunto - il fatto di avere costituito delle liste che Musumeci dice di non avere completamente controllato. Adesso chiede di non votarli, ma mi pare un po' tardivo e anche contraddittorio. In una delle liste ci sono nomi inammissibili per una competizione elettorale”. Infine l'attacco a Claudio Fava al quale, ha concluso Micari, “non posso che rimproverare quanto di solito la Sinistra estrema ha fatto. Basti pensare a quando Bertinotti fece cadere Prodi, consegnando l'Italia a Berlusconi. E qui si dà un voto contro la coalizione di centrosinistra, rischiando di consegnare la Sicilia alle destre o all'inadeguatezza dei Cinquestelle”.

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