“Non mi aspettavo altro di diverso”, dice il leader di Campo progressista a Radio Capital dopo la decisione di Mdp di non votare la relazione al Def. “Non si chiudono le porte alla trattativa”, aggiunge. Sull’ex premier: “Continua a fare dichiarazione che dividono”
Su D’Alema: “Continua a fare dichiarazioni che dividono”
Pisapia parla anche di Massimo D’Alema. “Sa perfettamente – dice riguardo alla richiesta che l’ex premier gli ha rivolto di candidarsi alle elezioni – che io sono a disposizione di un progetto unitario e invece lui continua a fare dichiarazioni che dividono. Faccio un esempio: lui era favorevole che non si votasse lo scostamento di bilancio che avrebbe portato all'aumento dell'Iva. Io e altri abbiamo voluto fare un percorso diverso. Io sono dell'idea che chi non ha obiettivi personali potrebbe fare un passo di fianco, bisogna essere in grado di unire. E vale per lui come per me”.
“Anche Renzi divisivo, ma ha vinto primarie”
Pisapia aggiunge che anche “Renzi è molto divisivo all'interno e all'esterno del Pd, ma ha vinto le primarie con due milioni di voti”. “Bisogna uscire dai personalismi – sottolinea l’ex sindaco spiegando la sua posizione riguardo al rapporto tra Mdp-Cp e Pd – c'è un popolo del Pd che si sente di centrosinistra, ma che non vota più. Io credo che bisogna fare i conti col Pd, trovare un minimo di condivisone che oggi non c'è”. “Con questa legge elettore – dice ancora – ognuno dovrebbe cercare di avere il maggior numero di consensi per avere una maggioranza che non sia di destra o grillina”.
“Il mio obiettivo è una sinistra di governo”
Durante l’intervista, Pisapia esclude le primarie di coalizione: “È troppo tardi, io ne ho parlato un anno fa per unire due anime diverse ma come abbiamo visto sono troppo diverse e bisogna fare un altro percorso”. Sul suo futuro nel centrosinistra aggiunge: “Il mio obiettivo è una sinistra di governo. Vedo posizioni differenti, ma per un po' vado avanti, poi vedo. Sapevo delle difficoltà. È evidente che le divisioni sono emerse, ma sono più di ceto politico che tra le persone: chi è in Parlamento ha più problematiche, mentre in giro per l'Italia sento le persone che dicono di andare avanti per l'unità. Certo, serve una discontinuità con il passato”.