Nuova polemica a Pontida: Tari azzerata solo per le coppie sposate
PoliticaDopo i parcheggi per cittadine comunitarie ed eterosessuali, il sindaco leghista Carozzi fa discutere per un provvedimento che esenta dalla tassa sui rifiuti chi contrae matrimonio civile o concordatario e chi ha figli legittimi. Escluse coppie gay e unioni civili
È di nuovo polemica a Pontida, in provincia di Bergamo. Dopo i parcheggi “rosa” riservati a cittadine comunitarie ed eterosessuali (provvedimento poi ritirato), arrivano le agevolazioni sulla Tari solo per alcuni tipi di coppie e di figli. La tassa sui rifiuti, infatti, è stata azzerata per tre categorie: “piccoli imprenditori che hanno costituito un nuovo esercizio di vicinato nel territorio comunale”; residenti che “contraggono matrimonio civile, concordatario” o secondo altri riti religiosi di confessioni riconosciute dallo Stato italiano; pontidesi che, entro due anni dalla celebrazione del matrimonio, “iscrivano all’anagrafe del Comune un loro figlio legittimo con l’atto di nascita”.
Gli esclusi
Tante, quindi, le categorie che non vengono citate e che quindi rimangono escluse dal provvedimento. Non vale, ad esempio, per le coppie gay o per gli eterosessuali che hanno scelto le unioni civili o altre forme di matrimonio religioso. Neppure per le persone che convivono. Ma a scatenare le critiche è anche la puntualizzazione sui figli legittimi: la distinzione tra figli, infatti, in Italia non esiste più da alcuni anni e dal codice civile è sparita qualsiasi aggettivazione che introduce “possibili forme di discriminazione”.
La lettera del sindaco
Il provvedimento porta la firma dell'amministrazione leghista di Luigi Carozzi. Se ne parla adesso perché, in vista della scadenza per il pagamento della Tari, il sindaco della cittadina bergamasca ha scritto una lettera ai cittadini per ricordare le agevolazioni introdotte a inizio anno. Nella missiva, riportata da vari giornali, Carozzi scrive: “Caro concittadino, con la presente sono lieto di comunicarti che, come avevo promesso in campagna elettorale, la giunta comunale della città di Pontida è riuscita nel suo proposito di contenere il livello delle imposte locali, lasciando più di 100mila euro nelle tasche dei pontidesi”. “Oltre ad aver definitivamente cancellato a tutti la tassa sui servizi indivisibili (Tasi), ho ridotto la tassa rifiuti (Tari), introducendo tre categorie esentate”, prosegue la lettera. Che poi elenca le categorie fortunate. Il sindaco aveva già introdotto l’esenzione dalla Tari delle coppie appena sposate: ma come misura sperimentale, mentre ora è diventata strutturale.
Le polemiche
Il provvedimento ha suscitato critiche ed è stato additato come discriminatorio. “Ci risiamo. I geni della giunta leghista del Comune di Pontida ci riprovano a violare i principi di uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione”, ha scritto il consigliere lombardo del Movimento 5 stelle, Dario Violi, su Facebook. E ancora: “Dopo i parcheggi rosa riservati alle sole mamme di Pontida, a distanza di due settimane decidono di discriminare le coppie che hanno deciso di unirsi senza celebrare il rito del matrimonio nonché tutte quelle coppie che per diversi motivi non vogliono o non possono avere un figlio. L'ignoranza di certi personaggi purtroppo non ha limiti e anche questa volta sono pronto ad intraprendere ogni azione perché venga ripristinata la legalità e si riaffermi il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione italiana”. A difesa di Carozzi, invece, è intervenuto Pierguido Vanalli, capogruppo del Carroccio ed ex sindaco: “È una delibera approvata dal Consiglio comunale a gennaio 2017. Si tratta di agevolazioni, con questo provvedimento vogliamo aiutare e incentivare a fare figli. C'è chi dà 80 euro, noi abbiamo scelto questa strada”.
I precedenti
Non è la prima volta che il sindaco di Pontida, comune che ogni anno ospita il tradizionale raduno della Lega Nord, finisce al centro delle polemiche. Qualche settimana fa Carozzi aveva dovuto ritirare un provvedimento che prevedeva posteggi gratuiti e riservati a neomamme o future mamme che avessero certi requisiti: appartenenti a “nuclei familiari naturali” (“famiglia composta dall'unione di un uomo e una donna a fini procreativi”), residenti a Pontida e cittadine di un Paese appartenente all'Unione europea. Ma anche in passato non mancano esempi del genere. L’anno scorso, ad esempio, il sindaco del Carroccio aveva messo un veto alle famiglie gay nel regolamento per le case popolari.