Pisapia: "Niente listoni. Con questa legge elettorale sfidiamo il Pd"

Politica
Giuliano Pisapia nel corso dell'incontro pubblico al Teatro Franco Parenti di Milano
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L'ex sindaco di Milano esclude l'idea di una lista comune e invita i Dem a cercare alleanze a sinistra. Orlando replica: "Facciamo una battaglia per costruire il centrosinistra".

“Noi stiamo lavorando da un anno e mezzo per un centrosinistra di governo. Orlando è rimasto indietro. Forse non ha avuto il coraggio di fare le scelte giuste al momento giusto”. La replica al ministro della Giustizia Andrea Orlando, che gli aveva chiesto “più coraggio”, arriva da Giuliano Pisapia, oggi presente sul palco del Teatro Franco Parenti di Milano in occasione di 'Officine a confronto', l’appuntamento nazionale per le Officine delle Idee di Campo Progressista che hanno il compito di creare il programma del nuovo movimento. 

"Si dovranno fare alleanze anormali"

Dal palco di Milano, il leader di Campo Progressista ha anche annunciato di voler "sfidare il Pd con questa legge elettorale" e di un movimento capace di "far tornare l’entusiasmo nei milioni di voti che il Pd ha perso". In merito alla legge elettorale però, Pisapia aggiunge: "Temo si vada a votare con questa legge elettorale e sarà un disastro", alludendo al fatto che non ci sarebbe una maggioranza e, di conseguenza, "si dovranno fare alleanze anomali". La legge elettorale ideale per Pisapia sarebbe il Mattarellum "per garantire la governabilità e il diritto a scegliere i propri parlamentari, altrimenti non è democrazia". Ma, aggiunge: "Mi pare che non ci sia la volontà di farla questa legge".  

"Il Pd cerchi a sinistra, ma noi non faremo listoni"

“Il Pd deve guardare a sinistra e non più a destra", ha detto l’ex sindaco di Milano, ora leader del movimento Campo Progressista, sottolineando l’impegno a “lavorare per una sinistra e un centro sinistra di governo”. E invita “quelli che sono ancora nel Pd a guardare a noi e non alla destra. Perché i nostri avversari sono la destra, il populismo dei 5 stelle. Il Pd deve fare una scelta". Pisapia parla infatti di un’alleanza di centrosinistra “naturale” e non innaturale come “quella con la destra”. Aggiunge poi che Campo Progressista non entrerà nelle liste del Pd, né in quelle di nessun altro partito. “Avremo una nostra lista. A noi non interessano né listoni né listini”.

Orlando: "Insieme, dentro e fuori dal Pd"

Da Lecce, dove partecipa a una iniziativa della Cgil, il ministro delle Giustizia Andrea Orlando ha commentato: "Al di là della ricostruzione sui passaggi precedenti sui quali forse non ci troveremo d'accordo, apprezzo le parole che ha espresso questo pomeriggio". E ha aggiunto: "Insieme, dentro il Pd e fuori dal Pd facciamo una battaglia per cambiare la legge elettorale e poi costruire un coalizione di centrosinistra. Non ci facciamo frenare da quelli, dentro e fuori il Pd, che lavorano per la divisione".

Ius soli e biotestamento

Una speranza, o un invito, Giuliano Pisapia lo ha rivolto poi al Parlamento che, secondo lui, “dovrebbe approvare prima della fine della legislatura la legge sullo ius soli, il biotestamento e quella sui maggiori investimenti per la lotta alla povertà”.

Pisapia: "Referendum per autonomia Lombardia è una truffa"

Altro tema affrontato dall’ex sindaco di Milano è quello del referendum per l’autonomia voluto dal governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni. "È una presa in giro, oltre che sbagliato e incostituzionale. È una truffa", dice lapidario. "Maroni si è dimenticato delle promesse fatte – cioè quella di tenere le tasse lombarde nella regione - e ora propone il referendum che non avrà nessuna incidenza". E anche se qualcuno di Campo Progressista parteciperà ai comitati per il no al referendum, "sarà solo per dare contezza che il referendum è una presa in giro". Pisapia ha poi spiegato che non andrà a votare il prossimo 22 ottobre.

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