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Elezioni regionali Sicilia, chi sono i candidati per Palazzo d’Orleans

Politica

Pietro Pruneddu

I principali candidati alla carica di governatore in Sicilia: Musumeci, Sgarbi, Micari, Cancelleri, Fava

Il nuovo governatore e l’Assemblea saranno eletti il 5 novembre. I principali pretendenti alla carica di presidente sono Fabrizio Micari, Claudio Fava, Nello Musumeci, Giancarlo Cancelleri e Vittorio Sgarbi. Le candidature ufficiali vanno presentate entro il 6 ottobre

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La Sicilia va alle urne il 5 novembre per eleggere il nuovo governatore e rinnovare l’Assemblea regionale. La corsa per Palazzo d’Orleans è già cominciata: i principali schieramenti politici stanno definendo coalizioni e alleanze. Per ufficializzare le liste definitive e i nomi dei candidati alla carica di presidente c’è tempo fino al 6 ottobre. Ecco chi sono gli aspiranti governatori e chi li sostiene.

FABRIZIO MICARI - Il candidato del centrosinistra è Fabrizio Micari, dal 2015 rettore dell’Università di Palermo, senza alcuna esperienza politica precedente alle spalle. Dopo una lunga carriera accademica guida da due anni l’ateneo della sua città di nascita, incarico dal quale si è messo in congedo il 7 settembre per concentrarsi sulla campagna elettorale. Il suo nome, blindato dai renziani, è sostenuto da Pd, Area Popolare, insieme al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, Centristi per la Sicilia, Sicilia Futura, con una lista insieme ai socialisti di Riccardo Nencini, Centro Democratico di Bruno Tabacci. Il governatore uscente Rosario Crocetta dopo aver annunciato luglio la sua ricandidatura e chiesto di indire le primarie, il 4 settembre ha deciso di rinunciare alla corsa solitaria per sostenere Micari con la lista “Il Megafono”. Sulla candidatura del professore resta ancora qualche divisione da parte di Ap: gli alfaniani dovrebbero sostenerlo ma una parte scissionista potrebbe invece schierarsi con il centrodestra. L'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha fatto sapere che al momento non intende appoggiare né il rettore Micari né Claudio Fava.

CLAUDIO FAVA - Pisapia a parte le forze politiche di sinistra hanno deciso di non sostenere il candidato espresso dal Pd e hanno scelto di compattarsi intorno al nome di Claudio Fava. Catanese, laureato in giurisprudenza, è figlio del giornalista Pippo Fava, ucciso dalla mafia nel 1984. È vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia e dal 2017 ha aderito al gruppo parlamentare Articolo 1- Mdp. La sua candidatura a Presidente della Regione siciliana per le elezioni regionali 2017 è stata ufficializzata il 4 settembre ed è appoggiata dai bersaniani di Mdp, Sinistra Italiana, Possibile, Verdi. Altre forze di sinistra come Prc e Pci avevano indicato come candidato l’editore Ottavio Navarra, ma alla fine sono confluite sul nome di Fava. Azione Civile, il movimento di Antonio Ingroia, dopo il passo indietro di Navarra ha deciso invece di non appoggiare Fava dichiarando "definitivamente chiuso" il proprio progetto politico.
NELLO MUSUMECI - Il centrodestra si presenta compatto alle urne. Il 1° settembre è stata ufficializzata la candidatura a governatore di Nello Musumeci, sostenuto dal movimento civico “#Diventerà Bellissima” (nome ispirato a una celebre frase di Paolo Borsellino rivolta alla Sicilia). La coalizione che guida vede al suo interno Fratelli d’Italia, Noi con Salvini, Forza Italia (in particolar modo il coordinatore regionale Gianfranco Miccichè), il movimento “Energie per l’Italia” guidato da Stefano Parisi, Udc e dal Centro Federativo Cristiano Democratico, Cantiere Popolare, MpA, Nuovo CDU, Movimento Sicilia Nazione e IdeaSicilia. Musumeci si presenta forte dell’accordo con due personalità come l'ex rettore di Palermo Roberto Lagalla (Idea Sicilia), già nell’esecutivo di Totò Cuffaro, e l'avvocato Gaetano Armao, fondatore del movimento Siciliani Indignati, già assessore di Lombardo. Entrambi in caso di vittoria avranno un ruolo nella squadra. Musumeci, un passato in Msi e Alleanza Nazionale, è stato europarlamentare, presidente della Provincia di Catania e sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Si è candidato a presidente della Regione anche nel 2012 venendo sconfitto da Rosario Crocetta.
GIANCARLO CANCELLERI - Il Movimento 5 Stelle ha scelto il suo candidato tramite primarie via web: il 9 luglio è stato ufficializzato il nome di Giancarlo Cancelleri, già aspirante presidente regionale M5s anche nel 2012. In quell’occasione, pur non vincendo, è stato eletto deputato dell’Ars. Originario di Caltanissetta, Cancelleri ha lavorato in una ditta metalmeccanica prima di intraprendere la sua attività politica. È uno dei fondatori di Scorta Civica, un comitato nato a sostegno dei magistrati minacciati dalla mafia. I leader nazionali del M5S hanno trascorso parte dell’estate in Sicilia, per sostenere Cancelleri e provare ad ottenere una vittoria locale che avrebbe grande valenza in vista delle elezioni politiche del 2018.

Altri candidati

Oltre ai candidati delle forze politiche ci sono altri aspiranti governatori che hanno annunciato la propria corsa a Palazzo d’Orleans e sono sostenuti da associazioni e movimenti che non hanno parlamentari, quindi dovranno raccogliere le firme previste dalla legge elettorale per presentare la candidatura. Si tratta dei “sicilianisti” Roberto La Rosa (Siciliani Liberi) e Franco Busalacchi (Noi Siciliani), Piera Maria Loiacono del PLI, Lucia Pinsone (Vox populi voluntas dei) e Vittorio Sgarbi (Rinascimento e Moderati in Rivoluzione)

VITTORIO SGARBI - Tra i candidati che corrono da soli, il nome più noto è quello di Vittorio Sgarbi. Il 1° settembre il critico d’arte e opinionista ha annunciato la sua candidatura. “Corro per vincere, senza l’appoggio di nessuno”, ha detto, sottolineando che se dovesse entrare nell’Ars non avrebbe problemi ad apparentarsi con il centrodestra o con il M5s. Sgarbi ha ottenuto finora l’endorsement dell’ex governatore Cuffaro e del “Mir”, i "Moderati in rivoluzione" di Giampiero Samorì. Inoltre ha già svelato alcuni nomi del suo eventuale esecutivo: l'ex poliziotto del Sisde Bruno Contrada come assessore alla Legalità, l'ex generale dei carabinieri Mario Mori alla Sicurezza, Valerio Massimo Manfredi alla Cultura. Sgarbi, alcuni mesi fa, in prospettiva della candidatura, ha preso la residenza a Calascibetta, in provincia di Enna. In passato sono state diverse le sue esperienze politiche nell’Isola: nel 2008 è stato eletto sindaco di Salemi, dimettendosi nel 2012 in seguito alla proposta di scioglimento del Comune per “infiltrazioni mafiose”. Si è ricandidato senza successo nel 2014. Sempre nel 2012 ha corso per la poltrona di primo cittadino a Cefalù arrivando terzo.