Urne aperte domenica dalle 7 alle 23, in 111 comuni, tra cui tre capoluoghi di regione e 19 di provincia. Gli elettori devono scegliere i sindaci tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti al primo turno. LO SPECIALE – I VIDEO
I numeri
Il secondo turno interessa tre capoluoghi di regione (Catanzaro, Genova, L’Aquila) e 19 di provincia (Alessandria, Asti, Belluno, Como, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto e Trapani). In totale i comuni al ballottaggio sono 111: 101 in regioni a statuto ordinario, tutti con popolazione superiore a 15mila abitanti, e dieci in regioni a statuto speciale (uno in Friuli Venezia Giulia, sette in Sicilia, due in Sardegna). Gli elettori coinvolti sono 4.304.739: 2.054.516 maschi e 2.250.223 femmine. Potranno votare nelle 5.184 sezioni allestite.
Come si vota
Per il turno di ballottaggio nei comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti, dato che al primo turno nessun candidato sindaco ha avuto la maggioranza assoluta dei voti, gli elettori devono scegliere tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. Si vota tracciando un segno sul rettangolo dentro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.
Chi può votare
Il ballottaggio è una prosecuzione del primo turno quindi, ricorda il ministero dell’Interno, possono votare solo gli elettori che abbiano maturato il diritto entro l'11 giugno 2017 (giorno del primo turno di votazione). Possono partecipare al secondo turno anche gli aventi diritto che non sono andati alle urne due domeniche fa. Per poter esercitare il diritto di voto bisogna andare nella propria sezione e mostrare, oltre a un documento di riconoscimento, la propria tessera elettorale.