Il testo portato all'attenzione del Consiglio dei ministri, dopo l'annuncio sull'obiettivo di reintrodurre l'obbligatorietà delle vaccinazioni per accedere alle scuole. La Ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli: "Bene il richiamo dal premier alla collegialità"
''Varare il decreto entro la prossima settimana". È questo l'obiettivo indicato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin al termine della riunione del Consiglio dei ministri del 12 maggio. Come annunciato il giorno precedente, Lorenzin ha presentato all’attenzione del Cdm "il testo base di decreto legge sull'obbligo vaccinale nelle scuole". "Durante la seduta", ha poi spiegato il ministro, "ho avuto conferma dal Presidente Gentiloni circa la volontà di avviare subito un approfondimento collegiale, che è già iniziato tra i tecnici della Salute, del Miur e della presidenza del Consiglio’". E, da quanto si apprende, lo stesso premier, durante la riunione, avrebbe invitato i ministeri competenti a lavorare a un documento da presentare al prossimo Cdm.
Ministro all'Istruzione: "Bene richiamo premier a collegialità"
L’obiettivo di Lorenzin è quello di far accedere alle scuole solo i bambini che sono stati sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie, reintroducendo l’obbligatorietà dei vaccini per la frequenza scolastica che, nel nostro Paese, non è più in vigore dal 1999, cioè da 18 anni (LE TAPPE). Lorenzin, alla vigilia del Cdm segnata dalle polemiche con palazzo Chigi, aveva precisato che "questa è una norma che può avere degli aspetti di complessità, per questo l'ho mandata alla presidenza del Consiglio. Spero che ci sia un approfondimento con il ministero dell'Istruzione che ha il timore che venga leso il diritto all'accesso alla scuola”. Ma, proprio Valeria Fedeli, ministro all'Istruzione, oggi si è espressa favorevolmente al progetto: "Ho molto apprezzato il richiamo al coordinamento e alla collegialità con cui Paolo Gentiloni ha aperto il Consiglio dei Ministri. Ho sempre detto che sono favorevole all'obbligo di vaccinazione. Tanto più se il ministero della Salute segnala l'esistenza di un'emergenza nazionale". "Da questo discende”, ha aggiunto Fedeli, “che i vaccini debbono essere obbligatori per ogni bambina e bambino presente sul territorio nazionale. E che tale norma deve valere per ogni luogo pubblico".
Fedeli: rispettare diritto alla salute e all'istruzione
"In questo quadro l'obbligo delle vaccinazioni nelle scuole deve applicarsi contemperando allo stesso tempo”, ha ribadito Fedeli, "oltre al diritto costituzionale alla salute, il diritto costituzionale all'istruzione. Il rispetto della norma sarebbe in capo a Comuni, Regioni e Stato per bambine e bambini da 0 a sei anni, in capo allo Stato per la scuola dell'obbligo, cioè tra i sei e i 16 anni". Il ministro ha anche ricordato che il governo è compatto nel percorrere “la strada verso l'obbligatorietàdelle vaccinazioni a livello nazionale” perché ritiene che sia la scelta giusta.