A sollevare il caso Mario Adinolfi con un post su Facebook. La titolare del Miur è però bersaglio dell'area vicina al Family Day anche per la sua proposta di legge sull'educazione di genere a scuola
Il nuovo ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli nella bufera perché accusata di aver mentito sul suo titolo di studio. Il curriculum sul suo sito ufficiale parlava infatti di diploma di laurea in Scienze Sociali conseguito presso l’ente di formazione Unsas, che però è una scuola di formazione per assistenti sociali e non un'università. A sollevare il caso Mario Adinolfi con un post su Facebook.
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La replica: "Errore in buona fede" - Il Messaggero riporta oggi la versione dello staff del neoministro, secondo cui l’errore sarebbe stato soltanto "lessicale" e fatto in buona fede: quel diploma corrisponderebbe infatti a una laurea breve in scienze sociali, corso istituito in seguito. Sul sito del ministro, la definzione è stata successivamente corretta.
Family day attacca: "Vuole teoria gender nelle scuole" - Ma gli attacchi contro Fedeli arrivano soprattutto da esponenti, come lo stesso Adinolfi, dell'area cattolica vicina al Family day, che la accusano di voler portare la presunta "teoria gender" nelle scuole. "La spacciatrice di menzogne sul gender evidentemente è abituata a dire bugie. Il problema non è neanche che non è laureata, è che mente spudoratamente” scrive infatti Adinolfi nel suo post.
Un attacco analogo è arrivato anche da Eugenia Roccella, ex sottosegreatario alla Salute nel governo Berlusconi dal 2008 al 2010 ora parlamentare di Idea, al momento della nomina di Valeria Fedeli a ministro dell'Istruzione. "La Fedeli - ha attaccato Roccella - è un'accesa sostenitrice dell'introduzione del gender nelle scuole, e ha firmato un progetto di legge molto chiaro, per "Integrare l'offerta formativa dei curricoli scolastici, di ogni ordine e grado, con l'insegnamento a carattere interdisciplinare dell'educazione di genere come materia, e agendo anche con l'aggiornamento dei libri di testo e dei materiali didattici".
Della Vedova: "Vuole difendere cultura della tolleranza" - Difende invece le posizioni di Valeria Fedeli il senatore Benedetto Della Vedova: "Il neo ministro Valeria Fedeli è stata attaccata in queste ore perché si batte da tempo, come finalmente in tanti oggi fanno, affinché anche nelle scuole italiane si diffonda la cultura della tolleranza e del rispetto delle diversità di orientamento sessuale".
"In un Paese ancora caratterizzato da episodi di omofobia non di rado violenti - continua Della Vedova - si tratta di un impegno, a mio avviso, doveroso e qualificante proprio dal punto di vista pedagogico".