Il governo Gentiloni ottiene la fiducia della Camera con 368 sì

Politica

Dopo aver illustrato le linee programmatiche, il premier è intervenuto per la replica: "Sono qui perché abbiamo riconosciuto la sconfitta". L'attacco ai 5 Stelle: "I super paladini del Parlamento non sono in Aula"

Con 368 sì il governo Gentiloni ottiene la prima delle due fiducie, quella della Camera dei Deputati. Mercoledì toccherà al Senato. “Ho sentito dire che non abbiamo riconosciuto la sconfitta del referendum. Ma se io sono qui è proprio perché lo abbiamo fatto” (VIDEO), ha detto il premier nella replica davanti ai deputati. In mattinata il neo presidente del Consiglio (chi è: SCHEDA - FOTO) aveva illustrato ai deputati le linee programmatiche del suo esecutivo, spiegando che “durerà finché avrà la fiducia del Parlamento”.

368 sì per Gentiloni, 10 in meno rispetto all'esordio di Renzi




Gentiloni: ora concentrarsi su cose da fare
- Intervenendo in Aula Gentiloni ha aggiunto: “Penso che sia stato inevitabile che parte rilevante della discussione si sia concentrata più che sui programmi e gli obiettivi del governo sull'analisi di quello che è accaduto negli ultimi 10 giorni. E' logico anche se dal mio punto di vista è una delle ultime volte che vorrei soffermarmi su questo. Dovere del presidente del Consiglio è concentrarsi ora sulle cose da fare”. 

Lavoro priorità delle priorità
- "La priorità delle priorità sarà lavoro, lavoro e lavoro. Nel momento in cui l'economia mostra alcuni segni di ripresa, certo tutti sappiamo che sono segni iniziali ma vanno incoraggiati. I segnali di ripresa del mercato dei consumi mettono il lavoro al centro". 

L’attacco a chi diserta l’Aula - "Se c'è stata una cosa davvero bella di questi mesi di campagna referendaria, che a me non sono piaciuti moltissimo, è stata una discussione pubblica sulla Costituzione. Ora non si può fare che la discussione svanisca nel nulla e la costituzione venga dimenticata. Abbiamo i super paladini della centralità del Parlamento che nel momento più importante della vita parlamentare non ci sono" (VIDEO). 

“Parlamento non è un social network” - "Bisogna farla finita con l'apparentemente inarrestabile escalation di violenza verbale nel nostro dibattito politico. Il Parlamento non è un social network. Contribuiamo a rasserenare il clima nelle famiglie del nostro Paese" (VIDEO). 

Migranti, “non siamo i guastafeste in Europa” - "Nel consiglio europeo di questa settimana sarà centrale il tema migratorio. Deve essere molto chiaro che la posizione italiana non manca di rispetto a qualcuno. Non siamo guastafeste ma non possiamo neanche farci carico dei flussi migratori per conto dell'Ue".

Le dichiarazioni di voto - “La sfiducia è già stata votata da milioni di italiani, e noi rispettiamo loro e vi lasciamo a questo vostro patetico teatrino”, ha detto Giulia Grillo, annunciando la non partecipazione del Movimento 5 Stelle al voto. No alla fiducia anche da Forza Italia (Brunetta: “Governo fotocopia delle macerie dei mille giorni di Renzi”), da Fratelli d’Italia (Meloni: “Non vi vergognate?”), dalla Lega Nord (Fedriga: “Sotto la maschera di Gentiloni si nasconde la piovra renziana”), da Sinistra Italiana (Scotto: “No contro la palude e il vostro immobilismo”) e da Scelta Civica -Ala che, come annunciato da Zanetti, non parteciperà al voto. 

Voterà ovviamente sì alla fiducia il Partito democratico, ma il capogruppo Rosato ha chiesto al governo di fare presto e di evitare i pantani: “Nessuno pensi di usare la legge elettorale per far durare di più la legislatura".

Un momento della protesta contro il governo della Lega Nord

 



Un momento della protesta in aula del gruppo di Fratelli d'Italia

 

 


Il governo Gentiloni: ecco tutti i ministri - FOTOGALLERY

 

 

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