Mercoledì fiducia alla manovra. Pd: "Governo di responsabilità o voto"

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Dopo l’ok alla legge di Bilancio Renzi presenterà le dimissioni. Nella direzione del Pd il premier dovrebbe sollecitare un governo di larghe intese oppure le elezioni subito. Mattarella: imprescindibile riforma elettoraleUdienza della Consulta sull'Italicum il 24 gennaio 

Un governo di responsabilità nazionale con la più ampia partecipazione delle forze politiche per affrontare le scadenze del paese, oppure le elezioni subito. Sarebbe questa la linea che il presidente del Consiglio Renzi è intenzionato a portare alla direzione del Pd prevista per mercoledì alle 15. Il Pd, secondo le stesse fonti, non sarebbe intenzionato a reggere un governo da solo facendosi "rosolare" dalle opposizioni che chiedono le urne anticipate e accusano i dem di volere restare al governo.

 

Mercoledì fiducia sulla manovra - Prima delle dimissioni e del futuro della legislatura, però, resta il nodo dell'approvazione della legge di bilancio come richiesto del presidente Mattarella a Renzi. E così l'esecutivo ha deciso di ricorrere a un iter accelerato per il via libera alla manovra. Il governo chiederà la fiducia sulla legge di Bilancio e punta ad arrivare al voto in Aula entro mercoledì sera. Le dichiarazioni di voto cominceranno alle 12 e la prima chiama è prevista per le 13.30.

 

Dimissioni e consultazioni - Dopo che il Parlamento avrà licenziato la manovra, Renzi potrà recarsi dal Capo dello Stato e formalizzare le dimissioni (SPECIALE  - VIDEO  -  MAPPA VOTO). Dimissioni che però, secondo le ultime indiscrezioni, Renzi potrebbe presentare venerdì e non già mercoledì sera. A seguire cominceranno le consultazioni del presidente Mattarella.

 

Per Mattarella prioritaria la riforma elettorale - Prioritaria, per il capo dello Stato, sarebbe la riforma elettorale in modo da rendere omogenei i sistemi da Camera e Senato. Inoltre,  secondo quanto riferisce l'Huffington Post, determinante diventa, dal punto di vista del Capo dello Stato, anche la sentenza della Consulta: "Ovvie ragioni di correttezza istituzionale richiedono prima di andare a nuove elezioni di attendere le conclusioni di quel giudizio il cui esito non è ovviamente prevedibile".

 

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Italicum, udienza consulta il 24 gennaio -  In merito, la Corte costituzionale fa sapere di aver fissato per il 24 gennaio 2017 l’udienza durante la quale discuterà le eccezioni di costituzionalità sollevate sull'Italicum.

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