Provvedimenti contro Di Vita, Busalacchi, Nuti e Mannino. Gli ultimi due davanti ai pm si sono avvalsi della facoltà di non rispondere
Beppe Grillo tenta il suo blitz nella “tana del lupo” e arriva a sorpresa a Firenze per partecipare al Restitution Day dei 5 Stelle, l'evento organizzato per rinverdire il progetto 'anticasta' del Movimento anche alla luce del voto per la riforma costituzionale. Intanto a Palermo è "frattura" con le prime sospensioni."Il collegio dei probiviri - si legge sul blog - dispone la sospensione cautelare dal movimento 5 stelle dei signori Mannino Claudia, Di Vita Giulia, Nuti Riccardo e Busalacchi Samantha" per il caso delle firme false a Palermo. Ogni valutazione definitiva sull'eventuale addebito disciplinare sarà effettuata nella piena cognizione di tutti i fatti rilevanti di cui al presente procedimento, anche all'esito delle valutazioni svolte dall'autorità giudiziaria e nel contraddittorio con gli interessati". Intanto Claudia Mannino e Riccardo Nuti si sono rifiutati di rispondere ai Pm che li hanno convocati per l'interrogatorio.
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La campagna per il “No” - Parallelamente alla delicata partita palermitana continua il martellamento sul tema della restituzione dei rimborsi elettorali. "Mentre i partiti in questi ultimi vent'anni si intascavano oltre 2,5 miliardi di euro in rimborsi elettorali, più maxi stipendi e privilegi, il M5s dalla sua nascita ad oggi ha rinunciato, restituito e donato oltre 80 milioni di euro" e, soprattutto, "senza stravolgere la Costituzione " rivendicano i 5 Stelle. La lunga marcia del Movimento per intestarsi il No alla riforma è alle battute finali e nessuno osa ancora cantare vittoria (LO SPECIALE). Anzi. "A prescindere dal fatto che vinca il Sì o il No, questo Movimento è una realtà che non si può cancellare" mette le mani avanti Beppe Grillo che lancia il suo warning per il dopo voto: un governo tecnico, dice, è un "non senso. Non è mai esistito un governo tecnico. E' sempre stato politico".