Verso il referendum, Renzi: "Un'accozzaglia contro di me"

Politica

Comitati schierati per il 4 dicembre (LO SPECIALE). Salvini: "Se il SI' perde il premier fa il turista". M5S: chiediamo che l'Osce intervenga con osservatori per il voto degli italiani all'estero. Berlusconi ricorda: non c’è il quorum, bisogna recarsi alle urne. Il fronte del No si appella all'Agcom

A due settimane dal voto del 4 dicembre sul referendum costituzionale (LO SPECIALE) è caccia agli indecisi e i comitati del Sì e del No intervengono dai palchi di tutta Italia. Senza esclusione di colpi. 

Renzi: accozzaglia contro di me -  A inaugurare le danze è il presidente del Consiglio che, dal palco allestito a Matera, dichiara che “in questo referendum c’è un'accozzaglia di tutti contro una sola persona". “Ma vi rendete conto – aggiunge – che ci sono Berlusconi e Travaglio insieme, D'Alema e Grillo insieme!". Si tratta di “professionisti del no, che si oppongono a tutto ma che se poi metti insieme non riescono a mettersi d’accordo su nulla. Quelli -  precisa - hanno l'unico obiettivo di fare dispetto al presidente del Consiglio per tenere impantanato il Paese nelle sabbie mobili. Non dobbiamo lasciare l’Italia a chi per 30 anni ha detto solo no e ora vuole riprendersi una piccola fetta di potere”. 

Salvini: se il Sì perde Renzi fa il turista -  Guarda avanti, invece, il segretario federale della Lega che pensa già alle elezioni: “In caso di vittoria del No, a prescindere da quale sia la legge elettorale, la Lega vorrà che gli italiani possano esprimersi e votare il prima possibile”. Se al referendum costituzionale del 4 dicembre avrà la meglio il No, aggiunge, “si va a votare e si vince, e Renzi ha tanto tempo per fare il turista, magari per venire a Mosca da turista”. 

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Berlusconi: necessario recarsi a urne e votare No – E mentre il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, insorge contro gli ultimi opuscoli per il Sì, che irridono gli esponenti dell'opposizione e del fronte del No, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ricorda che per la riuscita del referendum costituzionale del 4 dicembre non è necessario il raggiungimento di un quorum.
 

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M5S: se vince No bocciamo questa classe politica -  Attiva anche la campagna del M5S con un Luigi di Maio che afferma: "Se dovesse vincere il Sì non ci libereremmo mai più della classe  politica che ci ha portato a questo. Se dovesse vincere il No non bocceremo solo la riforma costituzionale ma anche una classe politica  e un modo di governare". Il M5S, inoltre, dopo il caso dell’elettore italiano all’estero, a Praga per la precisione, che ha ricevuto due schede per votare  chiede “che l'Osce intervenga con osservatori per il voto degli  italiani all'estero".

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Comitato del No che si appella all'Agcom - Dalla piazza fisica a quella mediatica: lo scontro sul referendum riguarda anche gli spazi di informazione concessi dal servizio pubblico ai due schieramenti: Matteo Renzi è accusato di monopolizzare gli spazi concessi dalla Rai ed è per questo che il Comitato per il No composto da 56 costituzionalisti ha presentato un esposto all'Agcom per denunciare "la vistosa violazione delle leggi" sulla par condicio durante le campagne elettorali. 

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