Raggi non va a incontro in Vaticano. L'Osservatore: città in abbandono
PoliticaLa sindaca ha rinunciato all'evento per lavorare da casa. Si cerca ancora l'assessore al Bilancio. Il quotidiano cattolico scrive: "E' bastato un temporale per paralizzare la Capitale". Grillo: "Non ci arrendiamo"
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha dato forfait ad un appuntamento in Vaticano, scegliendo di non partecipare al Festival di Azione Cattolica “A noi la parola”. La prima cittadina è al lavoro da casa ai diversi dossier aperti, come quello sul nome del futuro assessore al Bilancio e quello del capo di Gabinetto oltre che alle diverse emergenze della città.
L’assenza della prima cittadina per impegni personali, secondo fonti del Campidoglio, era stata già comunicata venerdì. Il segretario della Cei, Nunzio Galantino, a chi gli chiedeva se fosse deluso per la mancanza della Raggi ha risposto: "Sarei deluso se non venissero i ragazzi". Sul caso Roma, mons. Galantino si è detto "preoccupato come qualsiasi cittadino che vuole vedere la città governata".
Osservatore romano: "Città in stato di abbandono" - Ma intanto dagli ambienti cattolici è arrivata una non troppo velata critica alla gestione della Capitale. "A Roma è bastato un breve temporale di fine estate per allagare e paralizzare molti quartieri", ha scritto l'Osservatore Romano. "Nella Capitale, a riprova dello stato di abbandono in cui per certi aspetti versa la città, pochi minuti di pioggia sono bastati per provocare la caduta di numerosi alberi, danneggiando alcune automobili e mettendo a serio rischio l'incolumità dei cittadini”.
Grillo: "Non ci arrendiamo" - In mattinata il Corriere della Sera ha pubblicato una lettera del leader M5S Beppe Grillo. “Non siamo perfetti ma non ci arrendiamo”, ha detto l’ex comico. La lettera arriva il giorno dopo la pubblicazione di un post sul suo blog in cui si chiudono definitivamente le porte alle Olimpiadi a Roma.
E per la Raggi sono ore frenetiche: si valutano 14 candidature per la carica di assessore al Bilancio, rimasta dopo il ritiro della delega a De Dominicis.