Ddl Cirinnà, verso stralcio delle adozioni. Il premier: serve intesa

Politica

Prosegue il dibattito sulle unioni civili: si profila l'ipotesi di mettere la fiducia su un maxi-emendamento eliminando le norme sulla stepchild adoption. Il segretario Pd: "Al Senato non abbiamo i numeri, dobbiamo allearci con qualcun altro"

Ottenere lo stralcio di adozioni e dell'equiparazione col matrimonio, in modo da trovare l'appoggio anche di settori di Fi. È la proposta di Angelino Alfano, leader di Ncd, dopo lo stallo dei giorni scorsi sull ddl Cirinnà. Una proposta sulla quale si starebbe lavorando nel governo: secondo diverse fonti parlamentari, infatti, il maxi-emendamento sul quale mettere la fiducia non conterrebbe la stepchild adoption e prevederebbe anche "piccoli aggiustamenti" anche agli articoli 2 e 3 del ddl Cirinnà.


Renzi: "Serve accordo" -
Questa linea nelle ore scorse ha visto la minoranza Pd sulle barricate, con la richiesta esplicita di non stralciare la stepchild adoption. Ma che intanto ha portato Renzi a dire: "Pensiamo che sia arrivato il momento di mettere fine al rinvio costante che c'è stato" sulle unioni civili. "Siamo dell'idea che si debba chiudere". "Il Pd - ha proseguito Renzi durante l'incontro con la stampa estera - non ha vinto le ultime elezioni e al Senato" non ha i numeri e quindi, ha spiegato, "bisogna avere l'accordo di qualcun altro. C'era una prova d'intesa con il Movimento 5 stelle che poi si è tirato indietro, ha cambiato idea e posizione. Oggi il problema è che non si va avanti da nessuna parte e che il dibattito sia bloccato. Che sia la strada di un emendamento del governo o di un accordo parlamentare dobbiamo dare la certezza che la legge si faccia. Vediamo cosa deciderà il Gruppo del Pd domani in Senato, spero che in qualche giorno di dibattito parlamentare si possa chiudere il dibattito a Palazzo Madama e poi andare alla Camera. Mancano 49 voti e se si tirano indietro gli altri l'accordo va fatto con altri", ha concluso.

M5S: "Pronti a votare sì, ma senza canguri e fiducia" -
Intanto il Movimento 5 Stelle conferma il suo sì al ddl Cirinnà ma il no a 'canguri' e fiducia. Il senatore Alberto Airola spiega: "Il M5S conferma il suo voto al 100% sul ddl Cirinnà. Votandola in aula, senza canguri illegittimi, senza forzature, senza fiducie, senza trucchetti e con voti palesi. Cosa volete di più? Portiamo a casa questa legge, subito, in pochissimi giorni".

 

 

 

 

 

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