E’ in arrivo il decreto che renderà molto più facile il licenziamento dei dipendenti disonesti della Pubblica amministrazione. "Duri con chi sbaglia, ma l'articolo 18 resta" dice Madia a Sky TG24. Cgil: le norme esistono, il governo spieghi perché non funzionano "sennò è propaganda"
Chi timbra e se ne va verrà licenziato entro 48 ore. Stretta del governo contro i cosiddetti furbetti del cartellino, i famigerati fannulloni della Pubblica Amministrazione; mercoledì, infatti, arriverà il decreto dell’esecutivo. "Duri con chi sbaglia, ma l'articolo 18 resta" dice a Sky TG24 il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia. E aggiunge: "Non capisco perché i sindacati si lamentino".
Camusso: le regole ci sono già - Immediata arriva la risposta del segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, che precisa che le regole sul licenziamento dei lavoratori che violano le regole "ci sono già" e che il governo, piuttosto che metterne a punto altre, dovrebbe spiegare perché non funzionano "sennò è propaganda".
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Sono pochi, però, i casi di licenziamento
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Licenziamenti - Finti malati, professionisti dello sciopero bianco sono da tempo nei pensieri del governo e il nuovo caso della Capitale, con protagonisti alcuni custodi del Museo delle Arti e delle Tradizioni popolari, ha probabilmente rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Alla lunga lista di provvedimenti targati Madia in rampa di lancio, oltre dieci, si aggiungono infatti quindi le misure per rendere più facili i licenziamenti e probabilmente anche quelle per rafforzare lo strumento della visita fiscale, passando le competenze dalle Asl all'Inps, come polo unico per i controlli.
Assenteismo, quel malcostume purtroppo dilagante nel nostro paese. VIDEO
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Il decreto - Il 20 gennaio dovrebbe quindi prendere forma il decreto preliminare in attesa del Testo unico del pubblico impiego che dovrebbe anche chiarire il rapporto tra statali e Jobs act, o meglio tra statali e articolo 18. Marianna Madia ha ribadito ancora una volta che la norma "non si tocca" e che il licenziamento per direttissima dei furbetti "con prova schiacciante" altro non è che una forma di "difesa" dei lavoratori onesti. La stretta passerà per una revisione del ruolo dei dirigenti, che saranno d'ora in poi obbligati a denunciare gli illeciti e prendere i conseguenti provvedimenti, pena il loro stesso licenziamento. Allo stesso tempo la Corte dei Conti sarà incaricata di accertare l'eventuale danno erariale.
Cosa prevede il piano
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