Renzi: "L'Italia non è più un problema dell'economia europea"

Politica

Il premier dal Workshop Ambrosetti a Cernobbio rivendica quanto fatto dal suo governo e conferma l'intenzione di un taglio delle tasse. "Il nostro Paese è come un ciclista che è rientrato nel gruppo, ma ora vogliamo fare di più"

"L'Italia non è più un problema dell'economia europea". A dirlo al Workshop Ambrosetti a Cernobbio, sul lago di Como, è il presidente del Consiglio Matteo Renzi. "L'Italia - ribadisce - non è più un problema dell'economia mondiale ma è un paese solido, stabile e forte e ha una classe straordinaria di imprenditori piccoli e medi che ha resistito in anni di crisi indipendente e nonostante la politica".

Renzi: "Crescere non ci basta, vogliamo essere leader"
- Entrando poi nel dettaglio Renzi ha detto che se si segue l'andamento del Pil negli ultimi vent'anni, l'Italia appare "come un ciclista che dopo aver forato, è rientrato nel gruppo". Una crescita che però "non ci basta" ha aggiunto Renzi, "noi vogliamo essere leader e dobbiamo fare di più". Il premier ha quindi rivendicato l'azione del suo governo spiegando che "da qualche mese una nuova generazione sta cambiando, vedremo se nel bene o nel male, le regole del gioco e l'approccio della politica. E' un cambiamento molecolare, se nel bene o nel male lo vedremo nelle prossime elezioni dei cittadini".

Posti di lavoro aumentati soprattutto al Sud - Renzi ha quindi rivendicato "un aumento dei posti di lavoro di 236 mila unità. Pari al venti per cento dei posti persi durante la crisi. L'Istat ci dice che la zona in cui si recuperano più posti di lavoro è il mezzogiorno e questo è accaduto in un anno. Meglio di quanto fatto dalla Germania".  "L'Italia ha fatto in un anno quello che la Germania ha fatto in tre", grazie anche al Jobs Act, ha aggiunto

Interventi sul fisco - Per quanto riguarda il futuro Renzi ha confermato che il governo si occuperà di "riforme che semplificano e dall'altro lato delle tasse: una operazione su cinque anni comincia nel 2014 con gli ottanta euro". "Nel 2015 operazione sull'Irap; nel 2016 l'operazione sulla casa, una gara di acronimo cominciata con l'Ici, l'Imu e la Tasi", ha aggiunto Renzi. "Il prossimo anno Imu e Tasi non si pagano più, nel 2017 l'Ires e nel 2018 l'Irpef".

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