Scuola: 71mila le domande di assunzione

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I precari hanno risposto massicciamente al piano straordinario previsto dalla legge sulla "Buona scuola". Il termine scadeva il 14 agosto alle 14. Da settembre, gli istituti scolastici potranno contare su circa 100mila docenti di ruolo in più, tenendo conto dei 29.000 assunti da poco

Il governo esulta per la partecipazione alla procedura nazionale per il Piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge sulla Buona Scuola. Le domande arrivate, il cui termine finale per l'invio era stato fissato per le 14 del 14 agosto, sono in tutto 71.643 e il presidente del consiglio, Matteo Renzi, ha augurato a ciascuno dei partecipanti "un buon ferragosto", soprattutto perché "possono superare dopo anni e anni la condizione di precariato". Soddisfatta anche il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, che ha commentato: "Siamo molto soddisfatti dell'adesione alla procedura nazionale. La piattaforma ha funzionato perfettamente e i candidati hanno capito l'importanza di partecipare per la loro vita e per quella della scuola". La scuola italiana quindi già da settembre potrà contare su circa 100mila docenti di ruolo in più - alla luce dei 29mila assunti da poco - di cui 55mila verranno regolarizzati a novembre.

Renzi: gli oltre 70.000 precari "avranno la possibilità di coronare un sogno" - Per il premier, quindi, attraverso la Buona Scuola 71.643 precari "avranno la possibilità di coronare un sogno che altrimenti avrebbe richiesto lustri o decenni.



Le critiche - Ma c'è anche chi la vede diversamente, come il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima, che smorza l'esultanza. "Il governo continua a porre grande enfasi sui numeri, dietro ai quali tuttavia si cela una realtà ben diversa da quella che si vorrebbe far credere". Secondo Scrima poi Palazzo Chigi farebbe orecchie da mercante sulla "confusione e il disagio di tanta gente che spesso vive con disperazione l'ipotesi di dover lasciare la famiglia per accettare una nomina in una qualunque delle province italiane". Queste ultime parole toccano in realtà uno dei punti del provvedimento più attaccato dai docenti precari, vale a dire la necessità di dover andare a lavorare a centinaia di km di distanza dalla propria abitazione, con ripercussioni negative per la vita di tanti nuclei familiari.

Il maggior numero di domande è arrivato dalla Sicilia - Da una prima valutazione sull'adesione al Piano straordinario di assunzioni bisogna dire che il numero di richieste ha superato ampiamente le attese, visto che al Ministero di Viale Trastevere, almeno a stare alle indiscrezioni, si attendevano realisticamente circa 60mila richieste, lievitate a 80mila nella più rosea delle aspettative. Quindi, bisogna anche dire, i tanti docenti meridionali che avevano annunciato il boicottaggio delle domande - per non dover incappare in una sorta di 'deportazione' da sud a nord - non hanno archiviato propriamente un successo. Il maggior numero di domande arrivate al Miur è stato presentato dalla Sicilia (11.864), seguita a ruota dalla Campania (11.142).

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