Nasce Ala, il nuovo gruppo di Verdini al Senato

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“Non abbiamo alcun desiderio di iscriverci al Pd, la nostra prospettiva politica è l’area moderata, che è il centro del Paese ma con la libertà di muoversi” spiega il leader di Alleanza liberalpopolare per le Autonomie, a cui hanno aderito 10 senatori. Poi parla dello strappo con Berlusconi definendolo “doloroso”. E sul ddl Boschi: “Va approvato così com’è”

"Annuncio con grande soddisfazione la nascita di un nuovo gruppo Alleanza liberalpopolare per le Autonomie (ALA) che è un importante acronimo di una sostanza che è essenziale per la vita ed il sistema nervoso. Il nostro gruppo è importante per la democrazia e la vita delle Istituzioni". Lo afferma Lucio Barani nella capigruppo annunciando la nascita del nuovo gruppo con Denis Verdini.

 

La squadra – Sono 10 i senatori verdiniani che hanno dato vita al nuovo gruppo al Senato 'Alleanza liberalpopolare-Autonomie', che sarà affiancato anche da un'associazione omonima, di cui Verdini è presidente,. La squadra è così composta: Lucio Barani capogruppo; Riccardo Mazzoni vicecapogruppo vicario; Eva Longo vice capogruppo; Giuseppe Compagnone tesoriere; Vincenzo D'Anna portavoce del gruppo a palazzo Madama; Ciro Falanga segretario; gli altri componenti sono Pietro Langella, Antonio Scavone, Riccardo Conti e Denis Verdini.

 

Obiettivo: portare a termine la legislatura costituente - "Veniamo tutti dal Pdl, non rinneghiamo nulla, non abbiamo alcun desiderio di iscriverci al Pd, anche perché da toscano, se avessi voluto lo avrei fatto da giovane...", ha esordito Verdini nella  conferenza stampa in Sala Nassiriya. "In questo momento politico delicato, intendiamo vivere e muoverci nella massima libertà, senza vincoli di mandato, senza offendere nessuno ne' rinnegare nessuno. La nostra prospettiva politica è l'area moderata, che è il centro del Paese ed è il centro che determina sempre la vittoria dell'una o dell'altra parte. Ma per poterlo fare deve muoversi in libertà, senza timori".  E a chi gli chiede se nascerà un gruppo anche alla Camera risponde: “Non so. Vedremo a settembre”. Verdini ha anche specificato che  scopo della nuova formazione è "portare a termine la legislatura costituente", volta a dare una cornice moderna all'impianto istituzionale dello Stato e quindi alle riforme in discussione a  Palazzo Madama. E sul ddl Boschi: “Va approvato così com'è e se non venisse approvato si torna nel pantano".

 

Verdini: “Strappo da Berlusconi fa male e addolora” – “Eravamo a disagio all'interno dei gruppi dove avevamo militato non rinneghiamo niente" aggiunge poi  Verdini. E sulla separazione da Berlusconi: “E' uno strappo e come tutti gli strappi addolora e fa male. Quando non ci sono identità di vedute nessuno finisce o muore, uno vede le cose in maniera diversa. Ho una grandissima lealtà che mi lega a Berlusconi". E aggiunge: "Lui è sempre stato in questi 20 anni lungimirante però questo non significa che sempre si vedono le stesse possibilità. Come tutti gli strappi fanno male il dolore uno se lo tiene e tira fuori l'ottimismo. La nostra storia legata a Berlusconi è straordinaria e fa male parlarne. Non ne vogliamo parlare, parliamo di quello che facciamo".

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