Dopo un anno di lavoro della commissione creata ad hoc, il testo è stato presentato a Montecitorio. “L’accesso ad internet è un diritto fondamentale della persona” si legge nella dichiarazione. In tutto
14 regole per un uso consapevole del web, fondato sul pieno riconoscimento di libertà, eguaglianza, dignità e diversità di ognuno
L'accesso a internet è un "diritto fondamentale della persona e condizione per il suo pieno sviluppo individuale e sociale", e le istituzioni pubbliche devono assicurare "la creazione, l'uso e la diffusione della conoscenza in rete intesa come un bene accessibile e fruibile da parte di ogni soggetto". Questo il contenuto degli articoli 2 e 3 della 'Carta dei diritti di Internet', presentata oggi a Montecitorio dalla presidente della Camera Boldrini e da Stefano Rodotà, dopo il lavoro di un anno della commissione creata ad hoc.
I 14 punti della "dichiarazione dei diritti in internet", la prima del genere ad essere stata prodotta nel mondo a livello istituzionale, sottolinea Laura Boldrini, rappresentano per la presidente della Camera "l'affermazione dei diritti dell'utente digitale: da quello di accesso fondamentale della persona ad internet come condizione per il pieno sviluppo individuale e sociale, a quello alla conoscenza ed alla consultazione in rete".
Il testo della Dichiarazione dei #diritti in #Internet: http://t.co/FwR8EHHxFI #BillOfRights pic.twitter.com/5CrF5J6Om1
— Camera dei deputati (@Montecitorio) 28 Luglio 2015
Prossimi obiettivo “mozione unitaria” - Il prossimo obiettivo dopo l'approvazione della Carta, spiega la presidente della Camera in una conferenza stampa annunciando che il testo sarà presentato al prossimo Internet governance forum in Brasile, è quello di farne confluire i principi in una mozione parlamentare unitaria. E la presidente della Camera auspica anche che, con la riforma del regolamento di Montecitorio, si possa considerare anche la istituzione di una commissione permanente su Internet.
“Oggi - spiega Boldrini - è una giornata di grande soddisfazione - Abbiamo costituito questa commissione composta di deputati e di esperti, tutti a titolo gratuito, per mettere insieme persone con sensibilità e opinioni diverse per arrivare a una sintesi che potesse avere l'adesione di tutti". Dodici sedute, sei incontri di audizioni di 46 esperti nazionali ed internazionali ed una consultazione pubblica durata cinque mesi, con 14mila accessi e 590 opinioni espresse hanno portato all'elaborazione della Carta che è online sul sito della Camera.
Una dichiarazione “rivolta ai giovani” - La presidente della Camera sottolinea che la dichiarazione è "rivolta ai giovani", e si augura "che possa avere amplissima diffusione nelle scuole". E il lavoro della commissione non si ferma. "Questo è un lavoro che, al momento, abbiamo ritenuto il più omnicomprensivo e innovativo possibile. Ma quello di internet è un fenomeno in continuo cambiamento, quindi anche una carta che vuole offrire dei diritti deve essere in evoluzione", sostiene Boldrini.
Per il presidente della commissione Stefano Rodotà la dichiarazione "sarà uno strumento per contribuite a costruire una cittadinanza nell'era di internet e rappresenta una novità vera: rappresenta infatti che anche in sede parlamentare sia possibile fare un buon lavoro".