Due senatori, guidati dall'ex ministro del governo Letta, annunciano che non sosterranno più l'esecutivo, che a Palazzo Madama aveva già numeri limitati. I fittiani intanto si costituiscono in gruppo: nascono i 'Conservatori e Riformisti'
I Popolari per l'Italia di Mario Mauro hanno annnunciato l'uscita dalla maggioranza che sostiene il governo. "Riforme non condivise, condotte in modo improvvisato ed approssimativo, con una improvvida esaltazione del carattere monocolore dell'esecutivo sono alla base di una decisione che è innanzitutto un giudizio definitivo su una gestione politica che sta tenendo in stallo l'Italia, la sua economia e il suo bisogno di crescita", si legge in una nota. La maggioranza diventa dunque più limitata al Senato, dove può cotnare solo su 9 voti.
Al Senato i fittiani si costituiscono in gruppo - E sempre al Senato è stato ufficialmente costituito il gruppo dei 'Conservatori e Riformisti', nel corso di una riunione, alla presenza di Raffaele Fitto (che nei mesi scorsi aveva iniziato un lungo braccio di ferro con Forza Italia). Ne fanno parte i senatori Bonfrisco, Bruni, D'Ambrosio Lettieri, Di Maggio, Falanga, Liuzzi, Longo, Milo, Pagnoncelli, Perrone, Tarquinio, Zizza. E' stata eletta capogruppo, a scrutinio segreto, la senatrice Cinzia Bonfrisco. I 12 senatori, ricorda una nota, una settimana fa avevano partecipato alla conferenza con lo stesso eurodeputato ex FI e i vertici del gruppo Conservatore e riformista europeo, gli inglesi Syed Kamall e Geoffrey Van Orden.
Al Senato i fittiani si costituiscono in gruppo - E sempre al Senato è stato ufficialmente costituito il gruppo dei 'Conservatori e Riformisti', nel corso di una riunione, alla presenza di Raffaele Fitto (che nei mesi scorsi aveva iniziato un lungo braccio di ferro con Forza Italia). Ne fanno parte i senatori Bonfrisco, Bruni, D'Ambrosio Lettieri, Di Maggio, Falanga, Liuzzi, Longo, Milo, Pagnoncelli, Perrone, Tarquinio, Zizza. E' stata eletta capogruppo, a scrutinio segreto, la senatrice Cinzia Bonfrisco. I 12 senatori, ricorda una nota, una settimana fa avevano partecipato alla conferenza con lo stesso eurodeputato ex FI e i vertici del gruppo Conservatore e riformista europeo, gli inglesi Syed Kamall e Geoffrey Van Orden.