Scontri Milano, Alfano: dagli agenti una prova di maturità

Politica

Il ministro dell'Interno nel capoluogo lombardo per ringraziare le forze dell'ordine impegnate nei disordini del primo maggio: "Evitato che in una logica di ritorsioni sangue chiamasse altro sangue". Poi riferisce in Aula: "Polemiche strumentali"

"Tutti quelli che pontificano dicendo che avremmo fatto bene a far versare del sangue, a spaccare un po' di teste, e magari a farci scappare il morto dimenticano che l'Expo non si concludeva il primo maggio, cominciava il primo maggio, e che durerà sei mesi, e che in una logica di ritorsioni sangue avrebbe chiamato sangue mettendo il nostro Paese a rischio di ritorsioni". Così il ministro dell'interno Angelino Alfano che ha incontrato a Milano le forze dell'ordine per complimentarsi per la gestione degli scontri durante il corteo No Expo del primo maggio nel capoluogo lombardo (FOTO - LA MAPPA DEGLI SCONTRI).
Nel pomeriggio invece il titolare del Viminale ha riferito alla Camera dei Deputati, ribadendo che quella delle forze dell'ordine impegnate nei disordini "è stata una grande prova di maturità democratica e di civiltà che non può essere svilita da strumentali polemiche".


Occorre dare più poteri ai prefetti - "Bisogna cambiare le regole facendo in modo che i prefetti abbiano la possibilità di impedire le manifestazioni in cui c'è il rischio infiltrazioni, anche se i cortei di per sé sono pacifici e legittimi. Occorre alzare le pene per i violenti per renderle più temibili e va introdotto l'arresto in differita (che consente l'arresto anche a 48 ore di distanza dai fatti, ndr)", ha spiegato il ministro.

C’è chi cerca di raccattare qualche voto
- Il ministro, a proposito degli esponenti politici, tra cui il  leader della Lega Nord, Matteo Salvini, che continuano a chiedere le sue dimissioni, poi dice: "Che vogliamo fare? Le chiedono tutti i mesi, anzi ero preoccupato per la scadenza". "Mi pare chiaro che Milano ha vinto e c'è chi cerca di raccattare qualche voto. I cittadini sappiano giudicare e distinguere".

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