Dopo il primo via libera, nella giornata di giovedì c'è stata una doppia votazione. La minoranza Pd si spacca. Guerini: "Lavoreremo per recuperare la compattezza". Alfano: "Ora modifichiamo la riforma costituzionale". Lunedì sera voto finale
Favorevoli 342, contrari 15. La Camera approva la questione di #fiducia sull'art. 4 della #LeggeElettorale #OpenCamera #Italicum
— Camera dei deputati (@Montecitorio) 30 Aprile 2015
Guerini: "Lavoreremo per ricompattare" - Dopo il primo voto di mercoledì, segnato da una robusta maggioranza che ha detto sì al governo ma anche dalle proteste dell'opposizione e, soprattutto, dalle divisioni nel Pd, a Montecitorio nella giornata di giovedì si è tornato dunque a votare sulla legge elettorale. Il premier Matteo Renzi ha ringraziato i deputati che hanno votato la prima fiducia e sottolineato che "la strada è ancora lunga" ma questa "è la volta buona". Il vicesegretario Lorenzo Guerini, intervenuto giovedì mattina a Sky TG24, ha detto: "Ora lavoreremo per recuperare la compattezza" (VIDEO).Minoranza Pd spaccata - L'esito della doppia votazione di oggi era scontato, la maggioranza su cui poggia il governo e la riforma elettorale è solida. Ma, oltre alle proteste dell'opposizione, la principale conseguenza che la tripla fiducia lascia sul campo riguarda la vita del Partito democratico. La minoranza interna si è spaccata e per i deputati della sinistra Pd si apre la questione di cosa fare dopo il no alla fiducia.
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Alfano: "Ora trattiamo sul Senato" - Intanto nella giornata di giovedì il vicepremier e ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha spiegato che "ora si apre una fase nuova, quindi noi chiediamo al governo e alla maggioranza di modificare la riforma costituzionale, quella del Senato".