Il premier annuncia che martedì si deciderà se mettere o meno la fiducia. "Non sono per tenere la poltrona aggrappata alle terga" spiega. Poi risponde alle critiche di Letta e Prodi: "Hanno due libri in uscita"
Da Matteo Renzi arriva l'ultimatum sulla riforma elettorale. "Se non passa l'Italicum (la scheda), credo proprio che il governo cadrà" avverte senza mezze misure il premier, che spiega che "se il governo, nato per fare le cose, viene messo sotto allora vuol dire che i parlamentari dicono: andate a casa". E aggiunge: "Non sono per tenere la poltrona attaccata alle terga".
Renzi: "Non credo che il Pd si spaccherà" - Alla vigilia dell'approdo dell'Italicum in Aula, previsto per lunedì 27, e nonostante le tensioni sia con l'opposizione sia con la minoranza Pd, il premier sembra fiducioso sul buon esito del voto in Parlamento. "Credo che faranno passare l'Italicum perché la legge elettorale sta in un pacchetto di proposte che abbiamo avanzato e discusso in varie occasioni. Ora che facciamo, facciamo finta di niente? Possono mandarmi a casa ma non fermarmi" sostiene Renzi che non crede che "il Pd si spaccherà, abbiamo detto che si rispetta il volere della maggioranza. Democrazia è dove si vota e si decide a maggioranza, se no è anarchia".
Renzi: "Stimo Berlusconi ma il duopolio è finito" - Alle critiche che nei giorni scorsi sono arrivate da Enrico Letta e Romano Prodi, Renzi risponde con una battuta tagliente: "Hanno due libri in uscita". Entrando più nel dettaglio, il premier ammette: "Rispetto il parere di Enrico, poteva usare un'altra espressione rispetto al metadone ma non faccio polemiche". Rispondendo a Prodi, afferma che "più che rifare l'Ulivo, io voglio rifare l'Italia". Non manca neanche un commento per Silvio Berlusconi, un tempo unito nel Patto del Nazareno e ora uno dei principali oppositori del suo governo: "Stimo Berlusconi ma a mio avviso il duopolio è finito".
Sul Jobs Act: "Ha portato a 92 mila assunzioni" - Renzi poi difende anche il Jobs Act: "Quando vedo che a marzo sono stati assunti 92 mila persone mi rincuoro. L'Istat fa i sondaggi mentre la decontribuzione ed il Jobs Act hanno portato a 92 mila nuove assunzioni".
Sul caso Lo Porto, "gli americani sono stati corretti" - Renzi è poi intervenuto anche in merito alle polemiche per la morte del cooperante Giovanni Lo Porto, ucciso in un raid di un drone americano a gennaio, ma della cui morte si è saputo solamente mercoledi scorso. "Gli americani sono responsabili di quello che è accaduto - afferma - non c'è stato un blitz ma un drone, non era un blitz di cui gli Usa ci dovevano informare ma un errore tragico, drammatico. E gli americani ce l'hanno detto quando c'era la certezza di quanto accaduto, sono stati corretti". Il premier ha inoltre assicurato che verrà fatto di tutto "per recuperare quel corpo anche se è molto difficile."
Renzi: "Non credo che il Pd si spaccherà" - Alla vigilia dell'approdo dell'Italicum in Aula, previsto per lunedì 27, e nonostante le tensioni sia con l'opposizione sia con la minoranza Pd, il premier sembra fiducioso sul buon esito del voto in Parlamento. "Credo che faranno passare l'Italicum perché la legge elettorale sta in un pacchetto di proposte che abbiamo avanzato e discusso in varie occasioni. Ora che facciamo, facciamo finta di niente? Possono mandarmi a casa ma non fermarmi" sostiene Renzi che non crede che "il Pd si spaccherà, abbiamo detto che si rispetta il volere della maggioranza. Democrazia è dove si vota e si decide a maggioranza, se no è anarchia".
Renzi: "Stimo Berlusconi ma il duopolio è finito" - Alle critiche che nei giorni scorsi sono arrivate da Enrico Letta e Romano Prodi, Renzi risponde con una battuta tagliente: "Hanno due libri in uscita". Entrando più nel dettaglio, il premier ammette: "Rispetto il parere di Enrico, poteva usare un'altra espressione rispetto al metadone ma non faccio polemiche". Rispondendo a Prodi, afferma che "più che rifare l'Ulivo, io voglio rifare l'Italia". Non manca neanche un commento per Silvio Berlusconi, un tempo unito nel Patto del Nazareno e ora uno dei principali oppositori del suo governo: "Stimo Berlusconi ma a mio avviso il duopolio è finito".
Sul Jobs Act: "Ha portato a 92 mila assunzioni" - Renzi poi difende anche il Jobs Act: "Quando vedo che a marzo sono stati assunti 92 mila persone mi rincuoro. L'Istat fa i sondaggi mentre la decontribuzione ed il Jobs Act hanno portato a 92 mila nuove assunzioni".
Sul caso Lo Porto, "gli americani sono stati corretti" - Renzi è poi intervenuto anche in merito alle polemiche per la morte del cooperante Giovanni Lo Porto, ucciso in un raid di un drone americano a gennaio, ma della cui morte si è saputo solamente mercoledi scorso. "Gli americani sono responsabili di quello che è accaduto - afferma - non c'è stato un blitz ma un drone, non era un blitz di cui gli Usa ci dovevano informare ma un errore tragico, drammatico. E gli americani ce l'hanno detto quando c'era la certezza di quanto accaduto, sono stati corretti". Il premier ha inoltre assicurato che verrà fatto di tutto "per recuperare quel corpo anche se è molto difficile."