Italicum: opposizione lascia lavori. Renzi: avanti su tutto

Politica

Dopo la decisione di sostituire i dissidenti Pd nella commissione Affari costituzionali, non si placano le polemiche sulla legge elettorale. Il premier: "E' la democrazia". La minoranza dem: "Con fiducia legislatura a rischio". VIDEO

Le opposizioni lasceranno i lavori della commissione Affari Costituzionali della Camera sull'Italicum, dopo che il Pd ha deciso di sostituire i dissidenti che avevano annunciato un voto contrario al testo, a seguito della bocciatura della richiesta di modifiche. Ma il premier Renzi tira dritto e dice: "E' la democrazia".

Le opposizioni abbandonano i lavori in Commissione -
"Non siamo abituati alle farse, è un fatto senza precedenti, è evidente che Renzi tratta la commissione come una sezione del Pd" è l'attacco del capogruppo di Sel Arturo Scotto, che annuncia l'intenzione di abbandonare i lavori in Commissione.


Scelta condivisa anche da Forza Italia ("non accetteremo questo comportamento antidemocratico del partito di Renzi e lasceremo a Renzi e a quel che rimane del suo partito tutta la responsabilità di questo strappo", dice Brunetta) e dal Movimento 5 stelle, che parla di una "farsa". Alla fine anche la Lega Nord decide di seguire la stessa linea: "Non abbiamo alcuna intenzione di mischiarci ai burattini di Renzi e di fare il loro gioco. Per questo non parteciperemo alla commissione Affari costituzionali", annuncia il deputato del Carroccio Cristian Invernizzi.

Scelta civica resta. Minoranza Pd attacca - Nonostante la contrarietà ad alcuni punti della riforma Scelta Civica annuncia invece che resterà in commissione e "difenderà gli emendamenti". Ma è anche la minoranza Pd che torna a protestare. L'eventuale imposizione del voto di fiducia sulla riforma elettorale alla Camera, dice Cuperlo, sarebbe uno strappo senza precedenti e metterebbe a rischio la legislatura.

Renzi: "Avanti su tutto" - Ma il premier Renzi tira dritto. "Da anni diciamo che è una priorità cambiare la legge elettorale - scrive su Facebook - fermarsi oggi significherebbe consegnare l'intera classe politica alla palude e dire che anche noi siamo uguali a tutti quelli che in questi anni si sono fermati prima del traguardo. Ma no, noi non siamo cosi'". Perciò "avanti, su tutto!". "Chi grida oggi allo scandalo perché alcuni deputati sono sostituiti in Commissione - continua Renzi - dovrebbe ricordare che questo è non solo normale ma addirittura necessario se crediamo ai valori democratici del rispetto della maggioranza". Dello stesso avviso il ministro delle Riforme Boschi, secondo cui "le opposizioni non conoscono le regole della democrazia". (VIDEO)

Da anni diciamo che è una priorità cambiare la legge elettorale. Il PD ne ha discusso durante le primarie, in assemblea...

Posted by Matteo Renzi on Martedì 21 aprile 2015

Chi sono i nuovi membri della Commissione - Le critiche non hanno dunque fatto recedere l'Ufficio di presidenza del gruppo Pd, che come previsto ha dato seguito alla sostituzione dei dieci componenti della minoranza. Questi i nomi dei deputati subentranti: Paola Bragantini; Stefania Covello, della segreteria Pd; Edo Patriarca; Stella Bianchi; Maria Chiara Gadda; Giampaolo Galli, ex Confindustria; David Ermini, responsabile giustizia del Pd; Alessia Morani, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera; Alfredo Bazoli; Ileana Piazzoni, ex Sel passata nel Pd.

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