Mattarella, attesa per il giuramento. Grillo: "Non ci sarò"

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Il neopresidente della Repubblica si è dimesso da giudice della Corte Costituzionale. Martedì la cerimonia di insediamento. Al centro del discorso al Parlamento, secondo indiscrezioni, i bisogni della gente comune. Il leader dei M5S: non andrò

Mancano poche ore al giuramento in Parlamento e al discorso di insediamento del neo presidente della Repubblica Sergio Mattarella (LO SPECIALE - TUTTE LE FOTO - TUTTI I VIDEO). Nella serata di lunedì, intanto, sono arrivate le dimissioni ufficiali di Mattarella da giudice della Corte Costituzionale. Il discorso del neopresidente, secondo indiscrezioni, sarà sicuramente asciutto, nel tentativo di condensare messaggi diretti in poco tempo, e che sarà rivolto a chi lo ha votato ma anche a chi non lo ha fatto in nome di quel ruolo di garanzia assoluta che vuole fissare da subito. Il discorso alle Camere, secondo indiscrezioni, si muoverà proprio sulle linee indicate nelle prime quindici parole pronunciate dallo stesso Mattarella subito dopo l'elezione ("Il mio pensiero va alle difficoltà e alle speranze degli italiani"): "Rapporto diretto con gli italiani, grande attenzione ai bisogni della gente, agli interventi per agganciare la ripresa, alla coerenza internazionale e l'indispensabilità dell'Unione europea". Senza dimenticare, certo, le riforme che tanto hanno segnato il settennato di Giorgio Napolitano. Anche e soprattutto quelle economiche, che forse la gente attende con maggiore apprensione.

Grillo: non sarò alla cerimonia - Tra i presenti alla cerimonia del nuovo presidente anche Berlusconi e il Movimento 5 Stelle con tutti i suoi rappresentanti con cariche istituzionali. Ma non ci sarà Beppe Grillo: "Invitato dal Capo dello Stato, ringrazia per la considerazione ma non interverrà alla cerimonia. Si augura, invece, che presto il Presidente della Repubblica lo riceva per parlare dei temi politici prioritari per il Movimento".

L'incontro di Mattarella con Napolitano - Domenica, nel suo primo giorno da presidente, dopo la messa a Santi Apostoli e una passeggiata per Roma, Sergio Mattarella ha telefonato al presidente emerito Azeglio Ciampi. "Sono grato per tutto quello che hai fatto per il Paese. Tu puoi capire bene quali siano le mie preoccupazioni", ha detto. Poi ha incontrato il suo predecessore Giorgio Napolitano. “Ho ringraziato il presidente Napolitano per quanto fatto in questi anni. Napolitano mi ha fatto gli auguri per il mio settennato", ha detto Mattarella al termine di un colloquio durato oltre un'ora terminato con un lungo abbraccio tra i due.

Renzi: "L'elezione del capo dello Stato mette il turbo alle riforme" - Sull'elezione di Mattarella torna il premier Matteo Renzi. "L'elezione del capo dello Stato mette il turbo, non rallenta le riforme. Avanti tutta, io non passo i prossimi mesi a parlare con i partitini ma tra gli italiani per rimettere in moto il paese" dice in un'intervista a Rtl. Sull'intesa con Forza Italia sulle riforme: "Alla Camera Fi non è importante dal punto di vista numerico ma come idea di riforme condivise. Credo che Fi abbia interesse a starci ma non ha senso rimettere in discussione tutto, noi si va avanti comunque, se non vogliono andiamo avanti anche senza".

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