Totoquirinale, in discesa i nomi dei tecnici

Politica

Pierfrancesco Ferrara

I primi incontri del premier con i parlamentari Pd e i primi colloqui ufficiali hanno ristretto il campo di azione, ma non hanno ancora portato a quel nome secco che nelle intenzioni di Renzi arriverà non prima di venerdì. In salita Sergio Chiamparino

Un politico e non un tecnico. Alla quarta votazione e non prima. Con qualche franco tiratore. Quelli - si sa - ci sono sempre. Con l'auspicio che sia una donna, ma le condizioni e le convergenze - quelle parlamentari ma soprattutto politiche - sono per ora difficili.
Sono questi gli elementi chiari - si fa per dire - emersi dalle prime consultazioni.

Il nome secco - Il primo giro di incontri del premier con i parlamentari Pd, poi i primi colloqui ufficiali - quelli ufficiosi sono da tempo in corso - hanno ristretto il campo di azione. Ma non hanno portato ancora a quel nome secco, che nelle intenzioni di Renzi (che non vuole si realizzi un referendum su di sé) arriverà non prima di venerdì. Salvo sorprese, salvo cioè quell'ipotizzato asse tra 5 Stelle, Sel e minoranza dem su un nome come quello di Prodi. A quel punto un nome -seppur di bandiera - dovrà essere tirato fuori.

Centrodestra - Così come dall'altra parte, nel centrodestra, laddove la voglia di capire la tenuta della consistente pattuglia di grandi elettori si è irrobustita dopo la ritrovata alleanza tra Berlusconi e Alfano. Di certo i nomi sul tavolo sono diminuiti e di molto. 

Tecnici in discesa - Tecnici in picchiata quindi. Restano i politici. Quali? Romano Prodi potrebbe essere portato in avanti da numeri - appunto quelli di Vendola, dei grillini e dai dissidenti Pd. Civati - come dichiarato - in testa.

Amato, Mattarella e Finocchiaro - Giuliano Amato sembra in una posizione stabile, ma nelle primissime posizioni insieme a Sergio Mattarella, in leggero calo. Anna Finocchiaro poco dietro. Ma restano in quota Walter Veltroni, Piero Fassino e, in salita, Sergio Chiamparino, governatore del Piemonte, vicino al premier ma in buoni rapporti con le altre forze politiche. Sullo sfondo i ministri Gentiloni e Delrio e c'è chi aggiunge D'Alema e Rutelli. Tutte carte da quarta, quinta votazione. Sabato, al massimo domenica. Ma se l'accordo non dovesse tenere, a quel punto diventerebbe molto probabile quella istituzionale. Che ha il nome del presidente supplente Grasso.

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